Arrestata la moglie dell’attentatore di Medan: pianificava un attacco a Bali
Rabbial Muslim Nasution subiva l’influenza di Dewi A., che lo ha indottrinato tramite materiale su internet e preparato al suicidio. La donna era in contatto con una terrorista detenuta. Insieme, stavano pianificando un nuovo attentato. Le prove sono contenute sulle piattaforme social.
Jakarta (AsiaNews) – La moglie dell’attentatore suicida di Medan pianificava un attacco terroristico sull’isola di Bali. La donna era ancor più radicale del marito ed è stata lei a convincerlo a cercare il ‘martirio’ nell’attacco al quartier generale della polizia, avvenuto due giorni fa nel capoluogo della provincia di North Sumatra. Nell'esplosione sono rimaste ferite sei persone, tra cui quattro agenti di polizia, un civile ed un impiegato.
Poche ore dopo, le forze di sicurezza hanno individuato nello studente 24enne Rabbial Muslim Nasution il responsabile dell’attacco. Durante le perquisizioni in quella che da un mese era la sua abitazione (foto), gli agenti del Densus 88 – l’unità antiterrorismo della Polizia nazionale (Polri) – hanno posto in stato di fermo la moglie, Dewi A.
In seguito all’arresto, il portavoce della polizia gen. Dedi Prasetyo ha tenuto una conferenza stampa nel quartier generale della polizia a Kelapa Dua, Depok (provincia di West Java). Sulla base delle prime indagini, l’alto ufficiale ha spiegato ai cronisti che la donna si era unita al jihad prima del marito. Rabbial Muslim Nasution subiva l’influenza della moglie, che lo ha indottrinato tramite materiale su internet e convinto a diventare un pengantin (attentatore suicida).
“Dewi A. – ha affermato il gen. Dedi – era attiva sui social media e comunicava fisicamente con I., una terrorista al momento in prigione”. Le visite erano regolari e le due donne pianificavano un attacco a Bali. Il Densus 88 sta ancora indagando sulla loro macchinazione. “Le indagini sono ancora in corso per stabilire, sia per Rabbial Muslim Nasution che per sua moglie, se vi fosse o meno una rete terroristica strutturata”, ha aggiunto. Le prove della partecipazione di Dewi A. al piano erano contenute nelle piattaforme social dell’indagata. Su internet, questa era solita commentare e diffondere contenuti estremisti.
Sempre il 13 novembre, a Cilegon (provincia di Banten) la polizia ha arrestato un impiegato di alto profilo nella compagnia siderurgica di proprietà statale Krakatau Steel. Secondo le indiscrezioni, l’uomo è sospettato di essere la figura incaricata della raccolta fondi per l’attentato. Tra il 9 novembre e ieri, le autorità hanno catturato 12 sospetti terroristi in diverse località dell’arcipelago: tre nella provincia di Banten; uno in quella di Central Java; cinque a Riau; e uno a Bekasi.
A questi si aggiunge il fermo di Ahmad Fauzi, 42 anni. L’uomo è stato bloccato ieri dalla polizia di Banyuwangi (East Java) mentre era al volante di un furgone. All’interno del veicolo, gli agenti hanno rinvenuto 100 detonatori e alcune scatole contenenti 25 kg di materiale esplosivo. Il carico era diretto a Bali, attraverso il traghetto Ketapang-Gilimanuk. In queste ore, le unità antiterrorismo stanno cercando di capire se vi sia una connessione con il piano di Dewi A. e la sua complice.