07/03/2015, 00.00
CINA
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Anp: Pechino promette la tutela dell’ambiente, ma censura i documentari sull’inquinamento

Le contaminazioni di aria, acqua e suolo hanno dominato la prima giornata dei lavoro dell’Assemblea nazionale del Popolo. Xi Jinping punirà “col pugno di ferro” chi viola le norme in materia di ambiente. Ma le autorità rimuovono dal web un documentario (Sotto la cupola) che racconta la coltre tossica che ammanta i cieli cinesi.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - I problemi ambientali che hanno accompagnato lo sviluppo della Cina e gli impegni del governo per risolverli sono i temi al centro della prima giornata della sessione annuale dell'Assemblea nazionale del Popolo (Anp), che si è aperta ieri a Pechino. Gli alti funzionari del partito sono impegnati nella promozione di una campagna volta a rassicurare i cittadini, sempre più preoccupati per le contaminazioni di aria, acqua e suolo. Minacce che incombono sulla crescita del gigante cinese, ma ancor più sulla salute pubblica dei suoi abitanti, in particolare nelle grandi metropoli come Pechino (nella foto). 

A dispetto dei proclami di facciata, le autorità cinesi cancellano dal web notizie e filmati che denunciano il livello crescente di inquinamento ambientale. A finire nella scure dei censori un documentario sull'aria, diventato in poco tempo virale fra gli internauti del Paese. Secondo quanto riferisce lo stesso direttore del documentario, il governo ne ha ordinato la rimozione da tutti i siti web. 

Intitolato "Sotto la cupola", pubblicato in rete il 28 febbraio scorso, da ieri risulta inaccessibile; quanti cercano di aprire il file trovano messaggi di errore o l'impossibilità di riprodurre il filmato. Realizzato da Chai Jing, ex giornalista della tv di Stato cinese, è incentrato sulla coltre tossica che, con regolarità sempre crescente, ammanta i cieli della Cina. 

Tornando all'incontro annuale della Anp, il presidente cinese Xi Jinping ha assicurato di voler "punire, col pugno di ferro, chiunque violi le norme distruggendo l'ecologia o l'ambiente, senza eccezioni". In precedenza era intervenuto il premier Li Keqiang, il quale ha assicurato che il governo intende tagliare i principali inquinanti e migliorare l'efficienza energetica. 

I vertici di Pechino hanno promesso di tagliare i consumi di carbone per circa 160 milioni di tonnellate entro i prossimi cinque anni; il vice-sindaco della capitale ha aggiunto che verranno chiuse almeno 300 fabbriche nei dintorni e saranno rottamati circa 200mila veicoli inquinanti. 

Tuttavia, nonostante le promesse di facciata, i cieli sopra Pechino restano avvolti da una coltre di smog e nebbia; anche in questi giorni di Assemblea, il tempo sembra aver voluto ricordare ai delegati quanto i problemi ambientali siano davvero un problema chiave da risolvere, mentre la Cina resta sempre il primo Paese per emissione di gas inquinanti al mondo. 

 

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