Ankara, un nuovo decreto aumenta i poteri del ‘sultano’ Erdogan
Sostituiti i riferimenti legislativi al primo ministro e al gabinetto dei ministri, presenti da quasi un secolo nela giurisprudenza turca. La Turchia verso il "presidenzialismo esclusivo". Erdogan presterà giuramento nei prossimi giorni.
Ankara (AsiaNews/Agenzie) – La presa di potere del “sultano” Recep Tayyip Erdogan è inarrestabile. Pubblicato oggi sulla gazzetta ufficiale, un nuovo decreto attribuisce ulteriori poteri al presidente turco: numerose leggi di quasi un secolo (dal 1924 all’anno scorso) sono state modificate sostituendo le menzioni al primo ministro e al gabinetto dei ministri con il presidente e l’ufficio presidenziale.
L’ufficio del primo ministro è destinato ad essere abolito. Erdogan sarà in grado di formare e controllare i ministeri, rimuovendo anche funzionari civili senza l’approvazione del parlamento.
La decisione rientra nel piano di Erdogan di condurre la Turchia verso un "presidenzialismo esclusivo", già avviata con la riforma costituzionale dello scorso anno. Confermato il 24 giugno alla presidenza, il presidente turco dovrebbe prestare giuramento l’8 o il 9 luglio. In quella data, i cambiamenti decisi in quest’ultimo decreto diventeranno effettivi.
Il governo turco pubblica decreti senza interpellare il parlamento sin da quando è in vigore lo stato di emergenza, imposto dopo il fallito golpe di due anni fa. Da allora, il giro di vite di Erdogan contro le opposizioni ha portato all’arresto di oltre 50mila persone e alla cacciata di circa 107mila dipendenti pubblici.
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