Ambientalisti indonesiani: l’enciclica del Papa, passo “enorme” a difesa di acqua e agricoltura
Jakarta (AsiaNews) - La “Laudato sì” è un passo "enorme" nella difesa dell'ambiente, la cui importanza non si deve però limitare “all’euforia generale” che ha seguito la pubblicazione nei giorni scorsi. La Chiesa cattolica indonesiana “dovrebbe impegnarsi” in prima persona “per mettere in pratica il suo spirito attraverso workshop, seminari e processi di apprendimento” che coinvolgano prima di tutto i fedeli. È quanto sottolinea ad AsiaNews suor Alfonsa Triatmi, esperta di ambiente e in prima fila nella promozione di coltivazioni bio fra i contadini dello Java centrale, commentando l’enciclica di papa Francesco. Ideatrice e sostenitrice di un programma di agricoltura sostenibile per contadini cristiani e musulmani, la religiosa concorda con la richiesta del pontefice di “custodire la terra”, il creato, quella che Bergoglio definisce la nostra “Casa Comune”.
La suora ricorda la propria attività fra contadini e agricoltori, i primi a “nutrire la terra” e a usare “fertilizzanti non chimici” per “generare la vita dal suolo”. E rivolge un appello a tutte le persone di buon senso, perché utilizzino “in modo saggio tutte le forme di energia: elettrica, idrica” e incoraggino gli altri “a partecipare a gruppi o attività che siano volte alla tutela dell’ambiente”.
Dall’alto della sua esperienza in tema di ambiente, suor Alfonsa afferma che ad oggi lo stato di conservazione e di tutela dell’ambiente e della natura “è molto scarno”. La religiosa sottolinea il progressivo surriscaldamento climatico “dovuto al massiccio disboscamento illegale” e l’uso estensivo dei pesticidi. “La natura si sta danneggiando - avverte - perché il nostro stile di vita è cattivo e distruttivo”.
Fra i massimi esperti di tematiche ambientali in Indonesia vi è anche p. Vincentius Kirjito, sacerdote dell’arcidiocesi di Semarang e in prima fila nella difesa delle risorse idriche, vincitore nel 2010 del premio Maarif. Grazie alle sue numerose iniziative, egli ha saputo far nascere nelle persone la consapevolezza dell’importanza dell’acqua piovana nelle aree in cui scarseggiano le fonti. “Quello che faccio - spiega ad AsiaNews - è proteggere la natura, facendo sì che le persone usino l’acqua piovana per sostentarsi”. In questo contesto, aggiunge, la pubblicazione della “Laudato sì” ha promosso l’idea che “tutti debbano proteggere la natura, nutrirla e prendersene cura in modo serio”.
Fra gli ambientalisti ed esperti di ecologia anche Dwi Widyatmojo, attivo fra gli agricoltori della diocesi di Purwokerto, nello Java centrale, plaude alla pubblicazione della “Laudato sì” che fornisce “un grande sostegno” alle attività di quanti operano alla tutela della natura. “Sono fermamente convinto - aggiunge - che il modo in cui produciamo la nostra fonte di sostentamento, il riso, sia in linea con le preoccupazioni del pontefice: nutrire e prendersi cura della terra”.
L’acqua e il suolo, aggiunge l’ambientalista, sono “la fonte della vita. La qualità della vita umana dipende da questi due elementi essenziali”. Se l’acqua e la terra sono ricchi di salute, aggiunge, essi possono generare “piante, alberi, verdure i quali, a loro volta, generano ossigeno che è alla base della sopravvivenza di esseri umani e animali”.
01/07/2015
30/06/2015
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