Aiuti dall’India per i pellegrini al santuario di Madhu
Da Delhi via libera ai finanziamenti per la realizzazione di 144 unità abitative per ospitare i fedeli. Un progetto del valore complessivo di 1,5 milioni di dollari. Una iniziativa a beneficio di tutti i pellegrini, perché al santuario mariano pregano “anche fedeli di altre religioni”. Allo studio la ripresa dei collegamenti post Covid-19 fra Jaffna e Chennai.
Colombo (AsiaNews) - Con un gesto di buona volontà, il governo indiano metterà a disposizione unità abitative temporanee ai pellegrini diretti al santuario mariano di Nostra Signora di Madhu, nella diocesi di Mannar, nel nord dello Sri Lanka. L’alto commissario del governo indiano per lo Sri Lanka Gopal Baglay ha dato il via libera allo storico provvedimento la scorsa settimana. Una scelta accolta con sentimenti di profonda gioia e gratitudine da fedeli e devoti, che plaudono alla scelta fatta dalle autorità di New Delhi.
Secondo le informazioni fornite dall’alto commissariato indiano a Colombo, l’11 marzo scorso è arrivato il via libera per i permessi di costruzione di 144 unità abitative intermedie, che sorgeranno nell’area antistante la chiesa, per i pellegrini di Madu. A celebrare il via libera ufficiale erano presenti lo stesso Gopal Bagle, il ministro srilankese del Turismo Prasanna Ranatunga e il vescovo della diocesi di Mannar, mons. Emmanuel Fernando. In rappresentanza della comunità Tamil erano presenti i parlamentari Selvam Adaikkalanathan, K. Kader Masthan e Kulasingam Dhileeban.
Gli alloggi saranno costruiti con finanziamenti provenienti dall’India e avranno un costi di circa 300 milioni di rupie (poco più di 1,5 milioni di dollari). Un annuncio accolto con soddisfazione dai pellegrini che anche due o tre volte all’anno si recano al santuario mariano, che ad AsiaNews parlano di “passo significativo” e “un aiuto di grande valore”.
I coniugi Kanishka De Silva, originari della diocesi di Chilaw, sottolineano che “se l’alloggio è fornito in maniera adeguata e ordinata, ciò sarà di grande aiuto per i pellegrini” che potranno pregare “più liberi e felici”. La signora Selvarani Joseph, dell’arcidiocesi di Colombo, parla di “grande aiuto” per tutti i pellegrini “perché vi sono anche fedeli di altre religioni” diretti a Madu per pregare, “non solo cattolici”. “In questo modo - prosegue - tutti potranno alloggiare in uno spazio di pace e con tutti i confort del caso”, sperando che le autorità facciano attenzione a “mantenerle pulite e in buono stato”.
L’alto commissario ha poi assicurato che vi saranno ulteriori iniziative future per rafforzare l’amicizia e il legame secolare fra le due nazioni vicine. Prasanna Ranatunga ha aggiunto che il governo dello Sri Lanka si prepara a ripristinare collegamenti diretti fra Jaffna e Chennai, sospesi a causa della pandemia di nuovo coronavirus. “L’India - ha dichiarato - è la più vasta fonte di mercato per il traffico turistico nello Sri Lanka. Tuttavia, a causa della pandemia l’arrivo dei turisti si è interrotto”. Da qui la proposta di creare una “bolla aerea di collegamento” grazie alla quale rilanciare gli arrivi. “Non vediamo l’ora - ha concluso il ministro del Turismo - di lanciare questo programma in un futuro prossimo”.
La zona di Madhu, nella parte nord-occidentale del Paese, è stata teatro del conflitto civile ed era sotto il controllo delle Tigri Tamil. Dal 1990 la chiesa ha ospitato migliaia di persone fino a diventare un vero campo profughi. Nonostante fosse zona smilitarizzata, nel 2008 l’area è stata colpita dai bombardamenti tanto da costringere la Chiesa a chiudere il santuario e spostare la statua della Madonna in un luogo più sicuro. Il 15 agosto del 2010, festa dell’Assunta in cui si tiene lo storico pellegrinaggio a Madhu, la statua della Vergine è tornata al suo posto, accolta da migliaia di fedeli, anche non cristiani.