A Yangon il regime birmano costruirà una chiesa ortodossa russa
La notizia è stata diffusa la settimana scorsa dai media di Stato. Si approfondiscono così le relazioni con Mosca, che strumentalizza la religione allo stesso modo dei militari golpisti birmani. A luglio dello scorso anno il generale a capo della giunta aveva consacrato la copia di un tempio buddhista.
Yangon (AsiaNews/Agenzie) - Mentre in tutto il Paese imperversa la guerra civile, il regime del Myanmar ha ceduto un territorio della capitale commerciale Yangon alla Russia, suo principale fornitore d’armi, per la costruzione di una chiesa ortodossa, in occasione del 75mo anniversario dei rapporti diplomatici tra i due Paesi. Il metropolita di Singapore e del sud-est asiatico Sergiy ha incontrato la settimana scorsa il sindaco di nomina militare Bo Htay. Ma già a maggio il generale Min Aung Hlaing - che a febbraio 2021 ha guidato un colpo di Stato spodestando il precedente governo di Aung San Suu Kyi - aveva incontrato il metropolita in Myanmar con il quale aveva discusso la creazione in Russia di un centro buddista.
Secondo i media di Stato controllati da militari, la chiesa sorgerà nella municipalità di North Dagon e occuperà un terreno di 0,5 ettari, mentre il comune di Yangon fornirà acqua ed elettricità alla struttura.
La strumentalizzazione della religione, insieme alla cooperazione nucleare, finanziaria e lo scambio di armi, caratterizza il regime di Naypyidaw e quello russo: a luglio dello scorso anno il generale Min Aung Hlaing aveva consacrato una replica del tempio Shwezigon di Bagan a Mosca insieme al monaco Sitagu Sayadaw Ashin Nyanissara, che sostiene la giunta golpista nello stesso modo in cui il patriarca Kirill appoggia il presidente russo Vladimir Putin nell’invasione dell’Ucraina. Molti monaci buddhisti hanno ricevuto negli ultimi due anni onorificenze per il loro sostegno al golpe, nonostante le popolazioni delle regioni centrali del Myanmar, a maggioranza buddhista, si siano nettamente schierate contro i militari.
Durante la visita di maggio, invece, il metropolita Sergiy aveva incontrato l'ex maggiore generale Aung Thaw, oggi presidente dell'Associazione per l’amicizia Myanmar-Russia che presiede anche il Consiglio dei servizi civili della giunta. In quell’occasione il metropolita aveva sottolineato che i viaggiatori russi all’estero spesso visitano le chiese ortodosse locali, suggerendo che una chiesa in Myanmar potrebbe attrarre turisti.
Dal colpo di Stato, da cui è scaturito un brutale conflitto civile che vede i militari schierati contro le milizie della resistenza anti-golpe, il settore del turismo è andato in declino. Il mese scorso sono anche ripresi i voli diretti tra Russia e Myanmar dopo una pausa di 30 anni, una decisione che secondo l’Agenzia per l’aviazione russa dovrebbe “creare ulteriori opportunità per i turisti russi che desiderano trascorrere le vacanze nel sud-est asiatico” e "contribuire allo sviluppo dei contatti commerciali”.
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