400 leader cristiani indiani: 'Ondata di violenze a Natale, si affronti il problema'
Appello pubblico alla presidente Murmu e al primo ministro Modi dopo che sono stati registrati almeno 14 episodi di intolleranza da parte dei radicali indù contro celebrazioni natalizie in diverse zone del Paese. "Indagini rapide e imparziali contro un clima generalizzato che minaccia la libertà religiosa".
Delhi (AsiaNews) - Scioccati dall'ondata di attacchi verificatisi durante il periodo natalizio, martedì 31 dicembre in India oltre 400 leader cristiani e 30 gruppi ecclesiali hanno lanciato un appello urgente al presidente Droupadi Murmu e al primo ministro Narendra Modi, chiedendo un'azione immediata per affrontare la questione delle violenze contro i cristiani.
L’iniziativa è arrivata dopo che almeno 14 episodi di violenza, minacce e disordini hanno preso di mira i raduni cristiani in tutto il Paese durante il periodo natalizio, scrivono i promotori in un comunicato stampa. Tra i principali firmatari dell'appello, tra cui i vescovi evangelici Thomas Abraham e David Onesimu, il vescovo metodista Joab Lohara, Richard Howell, Mary Scaria, i gesuiti p. Cedric Prakash e p. Lousi Prakash, John Dayal, Zelhou Keyho, E.H. Kharkongor, Allen Brooks, K. Losii Mao, Akhilesh Edgar, Michael Willams, A.C. Michael e Vijayesh Lal.
Tra gli episodi più gravi nello Stato dell’Haryana, nel distretto di Rohtak, il giorno di Natale le organizzazioni dell’Hindutva hanno disturbato i raduni cristiani; ad Ambala hanno interrotto una celebrazione al grido di “Jai Shri Ram” arrivando persino a “picchiare donne e bambini”, dietro l’accusa di “conversioni forzate”. Nello Stato nordorientale di Meghalaya, nel distretto di East Khasi Hills, un influencer radicale indù il giorno di Santo Stefano è entrato nella chiesa del villaggio di Mawlynnong e ha gridato “Jai Shri Ram” dall’altare pubblicando poi il video sui social. Tre membri del Vishwa Hindu Parishad (VHP) hanno interrotto le celebrazioni natalizie in una scuola pubblica di Palakkad, nel Kerala, e hanno minacciato verbalmente gli insegnanti. Il 26 dicembre, nel distretto di Balasore, in Orissa, i membri della New Life Church sono stati aggrediti mentre festeggiavano il Natale con la famiglia del pastore pentecostale; una folla di estremisti locali ha attaccato il raduno e li ha maltrattati verbalmente e fisicamente, mentre la folla gridava accuse di conversione forzata.
Nel testo questo gruppo di leader cristiani esprime profonda preoccupazione per l'allarmante tendenza all'aumento dell’intolleranza e degli atti ostili. I dati non ancora definitivi sul 2024 parlano di oltre 720 episodi di violenza contro i cristiani segnalati all'Evangelical Fellowship of India e 760 casi registrati dallo United Christian Forum.
L'appello sottolinea la preoccupazione per fenomeni generalizzati come l'abuso delle leggi anti-conversione, le crescenti minacce alle libertà religiose, l'intensificarsi dei discorsi di odio e le politiche di esclusione che negano ai cristiani Dalit lo status di minoranza svantaggiata. I leader cristiani esortano anche il primo ministro ad assumere un ruolo visibile nel promuovere la pace e la riconciliazione nel Manipur, dove la violenza ha causato oltre 250 morti, 360 chiese distrutte e migliaia di sfollati dal maggio 2023.
Al presidente e al primo ministro viene chiesto di adottare misure concrete per affrontare la situazione, ordinando indagini rapide e imparziali sugli incidenti che hanno preso di mira le minoranze religiose, emanando linee guida chiare per i governi statali sulla protezione dei diritti costituzionali alla libertà religiosa, avviando un dialogo regolare con i rappresentanti di tutte le comunità religiose in modo da proteggere il diritto fondamentale di professare e praticare liberamente la propria fede.
20/12/2017 12:34