12/12/2013, 00.00
INDIA
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Card. Gracias: La Chiesa indiana condanna il brutale attacco al clero di Delhi

di Card. Oswald Gracias
Per l'arcivescovo di Mumbai è "vergognoso, disonorevole e deplorevole" che dei poliziotti abbiano aggredito (anche con manganelli) donne laiche e consacrate. Si tratta di un comportamento che "riflette la mancanza di dignità e rispetto verso le donne di questo Paese". Il porporato lancia un appello al primo ministro dell'India.

Mumbai (AsiaNews) - La Chiesa dell'India "condanna con fermezza la polizia di Delhi", che ieri ha aggredito, picchiato e arrestato 300 membri del clero locale, tra cui l'arcivescovo Anil JT Couto. È l'appello lanciato su AsiaNews dal card. Oswald Gracias, presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci) e arcivescovo di Mumbai. Mons. Couto, insieme ad altri vescovi, sacerdoti e suore, stava partecipando a una marcia pacifica per i diritti dei dalit cristiani e musulmani, quando le forze dell'ordine hanno lanciato l'attacco con manganelli e cannoni ad acqua. Di seguito, l'intervento del card. Gracias, tradizione a cura di AsiaNews.

Condanniamo con fermezza la polizia di Delhi, che con manganelli e cannoni ad acqua ha caricato i nostri cittadini, inclusi vescovi cristiani, suore, pastori protestanti e altri, che conducevano una marcia pacifica per i diritti di dalit cristiani e musulmani sulla strada del Parlamento.

Come presidente della Conferenza episcopale dell'India (Cbci), faccio appello al primo ministro Manmohan Singh per un immediato adeguamento del Misra Commission Report*, e per porre fine a 60 anni di discriminazione contro i dalit cristiani e musulmani. Chiedo inoltre al premier di indagare su questo brutale assalto sulla nostra gente.

In secondo luogo, [voglio condannare] la vergognosa aggressione compiuta da poliziotti uomini sulle nostre donne, incluse delle religiose, che sono state attaccate e picchiate con manganelli. Questo è un comportamento disonorevole e deplorevole, e riflette la mancanza di dignità e rispetto verso le donne di questo Paese. Le nostre religiose sono consacrate a Dio, e per questo [quanto accaduto] è una doppia disgrazia. Per le nostre figlie e madri dell'India, essere malmenate e aggredite da poliziotti è una macchia vergognosa e un attacco allo status, ai diritti e alla dignità delle donne indiane.

Tuttavia, come pastore della Chiesa dell'India, prego per la pace e la giustizia. In preparazione della nascita di Gesù Bambino, perdoniamo quelli che hanno ordito questo assalto e quelli che hanno messo in atto questa brutalità.

Possa la luce di Cristo illuminare le menti e i cuori di queste persone, instillando in loro il rispetto per il popolo e le donne dell'India.

Possa Gesù, che è venuto per fondare il Suo Regno di giustizia e verità, guarire la nostra gente aggredita e ferita dalla brutalità della polizia, i nostri vescovi, le suore, i sacerdoti, che chiedevano in modo disinteressato di fermare l'ingiustizia contro i 20 milioni di dalit cristiani che ancora vengono oppressi.

Possa Gesù, principe della pace, benedire il nostro paese.


*Rapporto pubblicato nel 2007 dalla National Commission for Religious and Linguistic Minorities, che ha indicato alcuni provvedimenti da prendere a favore delle minoranze, tra cui i dalit. 

 

 

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