Rajshahi, festa per i 50 anni della società di microcredito aperta dal PIME
Natore (AsiaNews) - Questa mattina più di 4mila cattolici della diocesi di Rajshahi hanno celebrato i 50 anni della Bonpara Christian Co-operative Credit Union Ltd., società di microcredito aperta da p. Luigi Pinos, missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME) in Bangladesh per oltre 40 anni. Tale è l'importanza rappresentata da questa iniziativa per la comunità locale, che per festeggiare questo anniversario centinaia di migranti sono tornati nel villaggio di Bonpara da Dhaka, dove lavorano. Il raduno si è svolto nella parrocchia locale ed è stato presieduto da mons. Gervas Rozario, vescovo di Rajshahi.
P. Luigi (1921-2001) ha aperto la Bonpara Christian Co-operative Credit Union Ltd. nel 1964, per sostenere i bisogni dei cattolici locali. Partita con appena 19 membri, la società è cresciuta in maniera esponenziale negli anni: oggi conta 2.754 iscritti. Nel primo anno, il capitale totale era di 58 taka (pari a 50 cent. di euro), mentre adesso è di 172,4 milioni di taka (1,7 milioni di euro).
La forza della società aperta da p. Luigi risiede proprio nella figura carismatica del sacerdote, che ha insegnato ai suoi fedeli il valore del denaro e come risparmiare. Paul Costa è proprietario di un alimentari grazie alla Bonpara Christian Co-operative Credit Union Ltd. "Senza il loro primo prestito - racconta ad AsiaNews - oggi non avrei nulla. Devo ringraziare p. Luigi".
Oggi la società fondata dal missionario Pime non è più solo un'agenzia per il microcredito, ma un'organizzazione sociale dove le persone possono incontrarsi e parlare della propria comunità.
La prima Christian Co-operative Credit Union Ltd. del Bangladesh è stata fondata 59 anni fa da un sacerdote americano della Santa Croce, p. Charles J. Young. All'epoca la comunità cristiana di Dhaka stava attraversando una profonda crisi finanziaria e per risolverla chiedevano prestiti a prestasoldi locali, che li concedevano ad altissimi tassi d'interesse. Così p. Charles e altri volontari della Santa Croce hanno deciso di creare una loro società, alla cui espansione hanno contribuito anche alcuni missionari del PIME.