Ad Hanoi nasce un club dedicato al card Van Thuân, messaggero di speranza
Hanoi (AsiaNews/EdA) - Da qualche settimana i cattolici di Hanoi hanno dato vita a un'associazione, denominata "Club François-Xavier Nguyên Van Thuân", con lo scopo di promuovere le opere e il messaggio di speranza del porporato vietnamita, futuro beato. Morto a Roma il 16 settembre 2002, dopo aver trascorso 13 anni nelle prigioni del regime comunista asiatico e aver ricevuto la berretta cardinalizia nel 2001 da Giovanni Paolo II, egli è stato un testimone unico di fede in Dio. Ogni suo scritto e ogni suo passo sono stati improntati sul tema della "speranza" ed è proprio partendo da questo spunto, che il gruppo che porta il suo nome intende operare nel campo della missione.
Come ha spiegato il segretario generale dell'associazione Joseph Nguyen Tiên Dat il 31 agosto scorso, al momento dell'inaugurazione del club nel convento dei redentoristi di Hanoi, esso nasce col proposito di diffondere parole e testimonianze "dell'eroico cardinale". Egli ha inoltre chiesto preghiere per la causa di beatificazione in corso, e dar vita a sessioni di approfondimento sulla dottrina sociale della Chiesa e su fatti di attualità.
All'apertura ufficiale del club hanno partecipato numerosi padri redentoristi della capitale, intellettuali e studenti cattolici, accompagnati da colleghi di altre religioni interessati alla figura del cardinale. Tema di questo primo incontro "Le sfide alle quali devono rispondere i giovani di oggi per diventare umani", che sono frutto delle rivoluzioni tecniche e scientifiche e vengono acuite dal crescente materialismo che spinge alla ricerca continua di denaro e affermazione personale.
La fondazione del club segna in qualche modo il rientro sulla scena pubblica di Hanoi del cardinale, partito alla volta di Roma nel 1989 con l'appellativo di "persona non gradita" da parte delle autorità comuniste. Ancora oggi è in atto uno scontro fra quanto resta del testamento spirituale del porporato e i vertici del partito; al momento non è dato sapere quale sia l'opinione del governo sulla nascita di una realtà dedicata al card Van Thuân, che ne celebra la memoria e ne auspica la beatificazione a breve.
In diverse occasioni le autorità comuniste hanno manifestato la loro contrarietà, ritirando (nel 2012) il visto di ingresso a due prelati vaticani in visita per raccogliere materiale sulla beatificazione e l'anno successivo impedendo l'espatrio a un ex funzionario, chiamato a testimoniare per la causa. Egli è stato fermato in aeroporto, poco prima di imbarcarsi alla volta di Roma, e arrestato.