Bogor: dai cristiani un appello al neo sindaco per la riapertura della Yasmin Church
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) - I fedeli della GKI Yasmin Church lanciano un appello al neo sindaco di Bogor (West Java) Bima Arya Sugiarto, perché mantenga fede alle promesse delle scorse settimane e riapra la chiesa prima delle elezioni presidenziali di luglio. Da tempo il luogo di culto è al centro di una controversia che vede opposti le autorità locali alla minoranza cristiana. L'ex primo cittadino Diani Budiarto aveva messo i sigilli per soddisfare le rivendicazioni degli estremisti islamici; nemmeno una sentenza favorevole nel 2010 della Corte costituzionale è bastata per restituire l'edificio all'uso dei fedeli.
Bima e il suo vice, Usmar Hariman, sono entrati in carica il 7 aprile scorso. Secondo il portavoce della GKI Yasmin Church Bona Sigalingging "la vicenda è ora nelle loro mani" e per questo "chiediamo che rispettino la sentenza" dei supremi giudici e "mettano fine" agli abusi perpetrati per anni dall'ex sindaco.
Domenica scorsa, in occasione della Pasqua, i membri della comunità - assieme a una delegazione della Batak Protestant Church (HKBP) Filadelfia di Bekasi - hanno celebrato una funzione all'aperto davanti alla sede del governo. Come già avvenuto in passato, essi intendono sensibilizzare opinione pubblica e autori centrali sulla loro vicenda.
Nei giorni scorsi, inaugurando il proprio mandato, il sindaco di Bogor ha promesso di risolvere la questione: "Sono ottimista - ha dichiarato Bima Arya Sugiarto - sulla possibilità di raggiungere un accordo".
L'Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, è sempre più spesso teatro di attacchi o episodi di intolleranza contro le minoranze, siano essi cristiani, musulmani ahmadi o di altre fedi. alcune norme come il permesso di costruzione - il famigerato Imb - vengono sfruttate per impedire l'edificazione o mettere i sigilli a luoghi di culto, come è avvenuto nel West Java contro la Yasmin Church.
Nel 2006 le autorità distrettuali avevano concesso tutti i permessi di costruzione previsti dalla legge, salvo poi revocarli per le pressioni esercitate dalla maggioranza musulmana, fomentata da gruppi estremisti islamici. Per questo da anni la comunità celebra le funzioni all'aperto, in attesa che venga restituito il luogo di culto.
20/12/2017 12:34