Avvento, cattolici indonesiani diffondono il “virus dell’amore” fra poveri ed emarginati
Jakarta (AsiaNews) - Diffondere il "virus dell'amore e della compassione" fra i propri concittadini, in particolare quanti sono più sfortunati o vivono situazioni di disagio e povertà. È questo lo spirito che anima queste settimane di Avvento fra i cattolici indonesiani, che si preparano alla festa del Natale cercando di promuovere il bene e impegnandosi a favore degli altri. Fra le altre iniziative, alcune parrocchie hanno allestito cliniche mobili per una verifica gratuita dello stato di salute e un pranzo di Natale per i bambini orfani e abbandonati. E ancora, una giornata dedicata alla donazione del sangue, fondamentale per sensibilizzare la cittadinanza su un tema (quello delle donazioni) affrontato con ritrosia non solo nel Paese, ma in tutto il continente asiatico.
Nelle settimane che precedono il Natale, i cattolici indonesiani sono soliti promuovere iniziative di solidarietà in favore dei più bisognosi. Diffondere il "virus dell'amore", oltre che uno slogan, è diventato negli anni un fenomeno diffuso, che ha dato vita a progetti concreti sviluppati con entusiasmo e partecipazione.
Nella parrocchia di Maria Immacolata a Slawi, diocesi di Purwokerto (Java centrale) l'8 dicembre scorso, in concomitanza con la festa, i cattolici hanno allestito un mercatino all'aperto, donando beni di prima necessità ai più bisognosi. Essi hanno inoltre fornito un servizio di trasporto gratuito su due ruote e partecipato all'opera di pulizia delle strade. Sempre l'8 dicembre scorso, i fedeli della parrocchia della Madonna di Fatima a Brebes, anch'essa nella diocesi di Purwokerto, hanno montato un centro mobile per la donazione di sangue. Un'occasione, spiega un seminarista, buona anche per vincere la paura e vivere "per la prima volta" questa esperienza di amore e dedizione agli altri.
L'arcidiocesi di Jakarta sta preparando un grande evento per il 25 dicembre, giorno di Natale: il "Pranzo natalizio di ringraziamento", in programma all'orfanotrofio cattolico di San Vincenzo a Karma, nel centro città. Sostenuta da diverse associazioni ed enti esterni all'arcidiocesi - fra cui la comunità di Sant'Egidio e gli attivisti di Kbkk (Kelompok Bakti Kasih Kemanusiaan) - l'iniziativa intende dar vita a un momento di festa con cibo, giochi e intrattenimento per oltre mille bambini.
Come spiega p. Sulpicius Parjono, sacerdote della parrocchia di Santa Teresa a Majenang, nella diocesi di Purwokerto, il periodo di Avvento è occasione per vivere la fede con maggiore profondità e partecipare alla missione della Chiesa, in particolare fra le famiglie. Per questo la parrocchia ha promosso ritiri spirituali e momenti di preghiera, cercando di coinvolgere l'intera comunità cristiana locale.
In Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, i cattolici sono una piccola minoranza composta da circa sette milioni di persone, pari al 3% circa della popolazione. Nella sola arcidiocesi di Jakarta, i fedeli raggiungono il 3,6% della popolazione. La Costituzione sancisce la libertà religiosa, tuttavia la comunità è vittima di episodi di violenze e abusi, soprattutto nelle aree in cui è più radicata la visione estremista dell'islam, come ad Aceh. Essi sono una parte attiva nella società e contribuiscono allo sviluppo della nazione o all'opera di aiuti durante le emergenze, come avvenuto per in occasione della devastante alluvione del gennaio scorso.