‘Per combattere la fame si ascoltino i piccoli agricoltori e le famiglie’
L’appello di papa Francesco in un messaggio alla Fao nella Giornata mondiale dell’alimentazione. E in un post su X scrive: "Rifiutiamo la logica delle armi, tramutando le ingenti spese militari in investimenti per combattere la fame, la mancanza di cure sanitarie e di istruzione!"
Città del Vaticano (AsiaNews) - “I decisori politici ed economici a livello internazionale devono ascoltare le richieste di coloro che si trovano alla base della catena alimentare, come i piccoli agricoltori, e delle formazioni sociali intermedie, come la famiglia, che sono direttamente coinvolte nell'alimentazione delle persone”.
Lo scrive papa Francesco in un messaggio indirizzato a Qu Dongyu, il direttore generale della Fao - l'organismo Onu che si occupa i cibo e agricoltura - in occasione dell’odierna Giornata mondiale dell’alimentazione. Il diritto al cibo è infatti “una priorità - osserva il pontefice nel testo che è stato letto al World Food Forum in corso a Roma da mons. Fernando Chica Arellano, osservatore permanente della Santa Sede presso la Fao -, in quanto soddisfa uno dei bisogni fondamentali dell'essere umano. Tuttavia, vediamo che questo diritto viene spesso minato e non applicato in modo equo, con le conseguenze dannose che ne derivano”.
“Soluzioni energiche per affrontare e risolvere i problemi alimentari del nostro tempo - spiegaFrancesco - chiedono che si considerino i principi di sussidiarietà e solidarietà come fondamento dei nostri programmi e progetti di sviluppo, in modo da non rimandare mai l'ascolto reale delle esigenze che provengono dal basso, dai lavoratori e dagli agricoltori, dai poveri e dagli affamati e da coloro che vivono con difficoltà nelle zone rurali isolate”.
All’umanità di oggi - “ferita da tante ingiustizie” - il papa torna a indicare il “paradigma dell'ecologia integrale, in modo che si tenga conto dei bisogni di ogni persona e di tutta la persona", e "la sua dignità sia tutelata nel rapporto con gli altri e in stretta connessione con la cura del creato. Solo se assumiamo l'ideale della giustizia come guida per la nostra azione, possiamo soddisfare i bisogni delle persone”. Ma questo chiede soprattutto “che ci lasciamo interpellare e commuovere dalla condizione dell'altro e che la solidarietà diventi il fulcro delle nostre decisioni”. In questo modo, “la protezione delle generazioni future andrà di pari passo con l'ascolto e l'azione a favore delle richieste delle generazioni attuali, attraverso un'alleanza intra- e inter-generazionale che ci chiami tutti alla fraternità e dia un nuovo e più autentico significato alla cooperazione internazionale”.
In questo cammino - conclude il papa - la Fao potrà contare anche sull'incoraggiamento della Santa Sede e della Chiesa cattolica, “che non cessano di dare il loro tenace contributo affinché tutti abbiano cibo in quantità e qualità adeguata per sé e per le proprie famiglie, affinché ogni persona possa condurre una vita dignitosa e affinché la dolorosa piaga della povertà e della fame nel mondo sia definitivamente sconfitta”.
Alla Giornata mondiale dell'alimentazione oggi papa Francesco ha fatto riferimento anche in un post pubblicato sul suo profilo sul social network X: "Nella guerra emerge il lato peggiore dell'uomo: egoismo, violenza e menzogna. Rifiutiamo la logica delle armi, tramutando le ingenti spese militari in investimenti per combattere la fame, la mancanza di cure sanitarie e di istruzione".