‘La nuova era’ fra popcorn e film Marvel: i sauditi tornano al cinema
È la prima volta dopo 36 anni di divieto. Oggi in vendita i biglietti per la prima programmazione aperta al pubblico. “Ci stiamo aprendo e stiamo raggiungendo il passo con tutto quello sta succedendo nel mondo”. Il principe saudita Mohammed bin Salman cerca di modernizzare il Paese per incentivare l’economia, colpita dal calo del prezzo del petrolio. Le critiche dei conservatori.
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) – “È una nuova era, una nuova epoca. È semplice. Le cose stanno cambiando, il progresso sta avvenendo. Ci stiamo aprendo e ci stiamo mettendo a passo con tutto quello sta succedendo nel mondo”: commenta così il ritorno dei cinema in Arabia Saudita Rafah Alhendi, una delle partecipanti alla prima proiezione dopo 36 anni.
Le proiezioni cinematografiche mancano dalla vita dei sauditi dalla loro chiusura nel 1982, decisa su pressione delle autorità religiose.
Ieri, sullo schermo di quasi 14 metri del King Abdullah Financial District Theater, a Riyadh, è stato proiettato (pur con la censura della scena del bacio) “Black Panther”, il film dell’omonimo supereroe della Marvel. Un evento su invito, a cui hanno partecipato funzionari di governo, dignitari stranieri e figure industriali. Oggi, il botteghino apre al pubblico intenzionato ad assicurarsi un posto per lo spettacolo di domani.
Il progetto è di aprire 350 cinema entro il 2030, con 2.500 sale. Ad eccezione di particolari proiezioni – che potrebbero essere indirizzate esclusivamente a famiglie o a soli uomini – le sale dovrebbero permettere la vicinanza di maschi e femmine.
La proiezione al pubblico segna un’altra pietra miliarie nelle aperture volute dal principe ereditario Mohammed Bin Salman nel contesto di “Vision2030”, una serie di riforme per modernizzare il Paese, incentivare la spesa locale e creare lavoro in un contesto in cui il prezzo del petrolio è stabilmente in ribasso.
In molti hanno gioito della decisione, pubblicando foto del principe insieme ad elogi, ma ci sono state anche dalle critiche, fra cui un tweet che ha avvisato i partecipanti: “Ricordatevi che sarete di fronte a Dio… e porterete i peccati di tutti quelli che hanno visto i film”. Tuttavia, le riforme sociali sembrano trovare una debole resistenza e lo spazio per la critica è limitato: diverse autorità religiose sono state arrestate lo scorso anno in un probabile tentativo di limitare il dissenso.
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