Papa: all’Ordo Virginum, aiutate la Chiesa a soccorrere chi è scartato
Messaggio di Francesco nel 50mo anniversario della Promulgazione del Rito della Consacrazione delle vergini. “La pandemia ci insegna che «è tempo di rimuovere le disuguaglianze, di risanare l’ingiustizia che mina alla radice la salute dell’intera umanità!»”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – La scelta compiuta da quelle donne che scelgono di “essere consacrate al Signore nella verginità vissuta nel proprio ordinario ambiente sociale e culturale” aiuti la Chiesa “ad amare i poveri, a riconoscere le povertà materiali e spirituali, a soccorrere chi è più fragile e indifeso, chi soffre per la malattia fisica e psichica, i piccoli e gli anziani, chi rischia di essere messo da parte come uno scarto”. Lo scrive papa Francesco nel messaggio che ha inviato alle Sorelle consacrate nell’Ordo Virginum in occasione del 50mo anniversario della Promulgazione del Rito della Consacrazione delle vergini.
“La vostra chiamata – scrive - mette in luce l’inesauribile e multiforme ricchezza dei doni dello Spirito del Risorto che fa nuove tutte le cose (cfr Ap 21,5). Al tempo stesso essa è un segno di speranza: la fedeltà del Padre ancora oggi pone nel cuore di alcune donne il desiderio di essere consacrate al Signore nella verginità vissuta nel proprio ordinario ambiente sociale e culturale, radicate in una Chiesa particolare, in una forma di vita antica e al tempo stesso nuova e moderna”.
“A cinquant’anni dal Rito rinnovato, vorrei dirvi: non spegnete la profezia della vostra vocazione! Siete chiamate, non per vostro merito, ma per la misericordia di Dio, a far risplendere nella vostra esistenza il volto della Chiesa, Sposa di Cristo, che è vergine perché, nonostante sia composta da peccatori, custodisce integra la fede, concepisce e fa crescere una umanità nuova”.
“La pandemia ci insegna che «è tempo di rimuovere le disuguaglianze, di risanare l’ingiustizia che mina alla radice la salute dell’intera umanità!» (Omelia nella S. Messa della Divina Misericordia, 19 aprile 2020). Quel che sta accadendo nel mondo vi scuota: non chiudete gli occhi e non fuggite; attraversate con delicatezza il dolore e la sofferenza; perseverate nel proclamare il Vangelo della vita piena per tutti”.
“La Preghiera di consacrazione, invocando per voi i multiformi doni dello Spirito, chiede che possiate vivere in una casta libertas (Rito della Consacrazione delle vergini, 38). Sia questo il vostro stile relazionale, per essere segno dell’amore sponsale che unisce Cristo alla Chiesa, vergine madre, sorella e amica dell’umanità. Con la vostra amabilità (cfr Fil 4,5) tessete trame di rapporti autentici, che riscattino i quartieri delle nostre città dalla solitudine e dall’anonimato. Siate capaci di parresia, ma tenete lontana la tentazione del chiacchiericcio e del pettegolezzo. Abbiate la saggezza, l’intraprendenza e l’autorevolezza della carità, per opporvi all’arroganza e prevenire gli abusi di potere”.