Tratta: la piaga dei minori afghani vittime di 'bacha bazi'

Diffuso ieri il rapporto del Dipartimento di Stato Usa che monitora gli interventi per combattere il traffico di persone di 188 Paesi e territori. Sull'Afghanistan - inserito tra le nazioni con livello più alto di rischio - denunciato il persistente impiego o reclutamento di bambini soldato e forme di schiavitù sessuale. Le raccomandazioni: legge anti-tratta e commissione interministeriale.


Roma (AsiaNews/Agenzie) - È la persistenza dell’aberrante forma di schiavitù minorile “Bacha Bazi” il tema centrale dell’approfondimento dedicato all’Afghanistan presente nel 2024 Trafficking in Persons Report diffuso il 24 giugno dalla sala Benjamin Franklin del Dipartimento di Stato Usa a Washington. Alla cerimonia Antony Blinken, segretario di Stato, ha descritto il report - che classifica i Paesi con un livello da 1 a 3 sulla base degli sforzi messi in campo - "una valutazione completa e obiettiva dello stato degli sforzi anti-tratta in 188 Paesi e territori, compresi gli Stati Uniti. Per oltre due decenni, questo rapporto ha documentato le tendenze emergenti, evidenziato le aree di progresso e di regresso”.

Il documento offre una panoramica mondiale - basata sui dati raccolti dall’1 aprile 2023 al 31 marzo 2024 - della piaga della tratta e degli interventi governativi per combatterla, a seguito delle segnalazioni di corpi diplomatici, ong, studi accademici, autorità consultate, giornalisti, singoli individui, e altre fonti provenienti da ogni regione del mondo. Le criticità che interessano maggiormente il Paese in mano ai talebani sottolineate dal rapporto, come riportato da Amu, riguardano “un modello di impiego o reclutamento di bambini soldato e di schiavitù sessuale, comunemente noto come bacha bazi, una pratica in cui gli uomini sfruttano i ragazzi per intrattenimento sociale e sessuale”. Questa forma di violenza, stando alle testimonianze delle vittime raccolte da alcune ong, era diffusa già prima della presa di Kabul del 2021, e perpetrata da persone di potere quali comandanti militari, funzionari governativi e leader. 

Il 2024 Trafficking in Persons Report attribuisce all’Afghanistan il livello 3, il peggiore: significa che non rispetta gli standard minimi e non sta compiendo alcuno sforzo per contrastare ed eliminare la tratta. Infatti, “durante il periodo di riferimento, i ministeri afghani e le altre istituzioni del settore pubblico non hanno adottato misure significative”, viene sottolineato. In particolare, viene rilevato come i bambini vengano coinvolti in ruoli di combattimento e di supporto dai Talebani e da altri gruppi armati. “I Talebani spesso reclutano i bambini con la coercizione, la frode e le false promesse. Gruppi come l'ISIS-Khorasan (ISIS-K) e il Fronte di Resistenza Nazionale usano i bambini nelle ostilità dirette per piazzare e far esplodere ordigni esplosivi improvvisati, trasportare armi, spiare e sorvegliare le basi”, continua il documento. Il reclutamento dei minori avviene anche all’interno delle madrase, le quali oltre all’indottrinamento religioso forniscono anche addestramento militare. Inoltre, non rallenta la repressione dei diritti delle donne e altri gruppi discriminati. “I Talebani hanno continuato a minare i diritti delle donne, dei membri di gruppi minoritari e di altre popolazioni vulnerabili - si legge nel rapporto -. Hanno ostacolato il lavoro delle ong, esacerbando le vulnerabilità alla tratta e ostacolando gli sforzi di protezione delle vittime”.

Diverse le raccomandazioni per l’Afghanistan all’interno del 2024 Trafficking in Persons Report, tra cui quella di “cessare il reclutamento o l'utilizzo illegale di bambini da parte dei Talebani, anche a livello locale, e smobilitare i bambini da tutti i gruppi armati con un'adeguata protezione e un sostegno alla reintegrazione”. È richiesta inoltre “l'applicazione del divieto di utilizzare i bambini per la schiavitù sessuale (bacha bazi) all'interno dei ranghi talebani”. Il rapporto raccomanda anche di aumentare gli sforzi per “identificare le vittime della tratta, anche attraverso lo screening delle popolazioni vulnerabili" e di garantire che "le vittime non siano penalizzate per gli atti illegali commessi come conseguenza diretta della tratta”. Il rapporto stilato dal Dipartimento di Stato Usa auspica infine “una maggiore cooperazione con le organizzazioni della società civile per assistere le popolazioni vulnerabili, compresi gli uomini e le donne vittime della tratta, e la riapertura di rifugi per le vittime in tutto il Paese”. Esortando quindi l'Afghanistan a "promulgare e attuare una legge anti-tratta completa che criminalizzi tutte le forme di traffico di persone" e a "convocare formalmente una commissione interministeriale anti-tratta per coordinare gli sforzi".

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