È morto Promode Mankin, primo cattolico a diventare ministro del Bangladesh

di Sumon Corraya

Il politico, 77 anni, è morto all’ospedale della Sacra Famiglia di Mumbai, dove era ricoverato. L’arcivescovo di Dhaka ha fatto visita ai familiari. Il primo ministro Sheikh Hasina lo aveva scelto due volte come ministro del Welfare sociale.

Dhaka (AsiaNews) – È morto ieri mattina Promode Mankin, primo politico cattolico ad essere eletto al parlamento e nominato ministro in Bangladesh. L’avvocato, 77 anni, è deceduto nell’ospedale della Sacra Famiglia di Mumbai, dove ha ricevuto le ultime cure. Sheikh Hasina, primo ministro del Paese, si è unita all’arcivescovo di Dhaka mons. Patrick D’Rozario nell’esprimere le condoglianze ai familiari. Questa mattina il presule si è recato a casa Mankin per stare vicino alla vedova e ai figli (v. foto).

Nato il 18 aprile del 1939 a Mymensingh (nord-est del Paese), Promode Mankin è entrato in politica nel 1991, unendosi all’Awami League (partito laico). Pioniere della rappresentanza politica cattolica, Promode è stato il primo membro della Chiesa ad essere nominato ministro. Sheikh Hasina lo ha voluto al dicastero del Welfare sociale in tutti e due i suoi governi (l’ultimo giuramento è stato nel gennaio 2012). Grazie alla grande influenza del politico, la Chiesa ha avuto accesso alle alte sfere dello Stato. Ogni anno, per esempio, i leader cattolici celebravano un anticipo del Natale nella residenza del primo ministro.

L’intera comunità cattolica è rimasta scioccata dalla notizia della morte di Mankin: “Non posso credere che Promode non sia più con noi”, dice Nirmol Rozario, segretario dell’Associazione cristiana bangladeshi, di cui Mankin era presidente.

Daniel Costa, fedele cattolico, definisce la morte del politico “una grande e irreparabile perdita per tutta la comunità e il Paese. Egli era buono, piacevole, sorridente e con una personalità gentile. Prendeva a cuore le persone in modo molto familiare. Mi ha amato molto e mi ha incoraggiato a intraprendere la professione legale. Possa Dio donargli pace eterna e la salvezza dell’anima”.