28/04/2010, 00.00
INDONESIA
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West Java, migliaia di estremisti islamici assaltano un centro cristiano

di Mathias Hariyadi
Tre auto distrutte e alcuni edifici incendiati. All’origine dell’attacco voci secondo cui i cristiani intendevano edificare una cappella all’interno del centro. Centinaia di agenti nella zona non hanno impedito il raid, ma il capo della polizia promette giustizia.
Jakarta (AsiaNews) – Migliaia di estremisti islamici hanno attaccato un centro educativo cristiano nella reggenza di Bogor, provincia di West Java, in Indonesia. Il bilancio dell’assalto avvenuto ieri è di tre auto distrutte e diversi edifici danneggiati o incendiati. A scatenare la rabbia dei fondamentalisti, aizzati dal Consiglio degli ulema (Mui) locale, le voci prive di fondamento secondo cui la comunità cristiana BKP Penabur progettava “la costruzione di un luogo di culto” all’interno del complesso.
 
Nella reggenza di Bogor continuano gli attacchi mirati contro la comunità cristiana, nell’impotenza delle autorità indonesiane incapaci di fermare le violenze a sfondo confessionale. Ieri mattina migliaia di estremisti islamici hanno attaccato e dato fuoco al centro della Fondazione BPK Penabur, nonostante il presidio eretto in precedenza da centinaia di agenti di polizia.
 
I fondamentalisti hanno distrutto e dato alle fiamme tre automobili una parte dei 10 edifici che costituiscono il complesso cristiano. A scatenare la rabbia degli islamici, le voci secondo cui i responsabili della fondazione intendono costruire una cappella. Una notizia priva di fondamento, ma è bastata a incendiare gli animi e aizzare la folla. Fonti locali, in condizioni di anonimato, raccontano ad AsiaNews che gli assalitori sarebbero “persone provenienti dai vicini sotto-distretti di Cisaura e Ciawi”. Un dettaglio dal quale emerge che, in realtà, si tratta di attacchi mirati e ben orchestrati.
 
La polizia, incapace di prevenire le violenze, promette giustizia. Al momento sei persone risultano in stato di fermo e sono sottoposte a interrogatorio. “Se qualcuno di questi è responsabile degli attacchi – afferma Tomex Kurniawan, capo della polizia di Bogor City – non esiteremo a predisporre un ordine di custodia cautelare”.
 
Di recente centinaia di musulmani, poi divenuti migliaia, hanno lanciato un appello al governo di Cisarua, perché interrompesse qualsiasi attività di costruzione all’interno della BPK Penabur, nonostante il permesso (Imb) rilasciato dalle autorità. I fondamentalisti accusano la fondazione cristiana di “tradire” la “tregua”, che vietava la fabbricazione di un centro educativo cristiano in un’area a maggioranza musulmana.
 
L’appello si è quindi trasformato in un vero e proprio atto di accusa. I responsabili della Fondazione hanno smentito con forza le voci in merito alla costruzione di una piccola chiesa. Tuttavia, l’intervento dei leader locali del Consiglio degli ulema indonesiani (Mui) ha innescato la violenta reazione degli estremisti. Rahmatullah, capo del Mui a Cisarua, afferma di non essere contrario a “centri per l’ospitalità” ma – a suo dire – i cristiani nascondo un “piano segreto: costruire una cappella o piccoli centri di preghiera”.
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