12/09/2017, 11.16
CINA
Invia ad un amico

Wang Zuoan: Religioni straniere si ‘infiltrano’ e minacciano la Cina

di Wang Zhicheng

Il direttore dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi difende i nuovi regolamenti sulle attività religiose. Il “pericolo” di discussioni religiose su internet e di raduni religiosi “illegali”.

Pechino (AsiaNews) - La Cina deve far fronte a crescenti minacce di “infiltrazioni straniere” che usano le religioni per diffondere estremismo. È quanto afferma Wang Zuoan, direttore dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi (Sara), difendendo i nuovi regolamenti religiosi approvati la scorsa settimana.

In un articolo pubblicato oggi sul Quotidiano del popolo, organo ufficiale del Partito comunista cinese, Wang afferma che la revisione dei nuovi regolamenti, con ulteriori restrizioni e multe accresciute, era necessaria perché “giorno per giorno si intensifica l’infiltrazione [in Cina] di stranieri usando la religione e diffondendo l’estremismo religioso in diverse aree”.

Wang fa notare il grande pericolo che corre il suo Paese dato che “temi religiosi continuano ad emergere su internet… e in alcuni luoghi continuano ad esserci raduni religiosi illegali, nonostante il divieto”. Negli ultimi decenni la Cina ha assistito a una rinascita religiosa impressionante. Nonostante i divieti, l’obbligo di insegnamento dell’ateismo, il divieto ai membri del Partito di avere una qualunque fede, almeno l’85% dei cinesi ha una qualche fede religiosa.

La costituzione cinese garantisce la libertà religiosa per ogni cittadino, ma di fatto si permettono solo attività religiose “normali” per cinque religioni: taoismo, buddismo, islam, protestanti, cattolici.  Il carattere “normale” delle attività è garantito dal controllo totale da parte di responsabili del governo a tutti i livelli: nazionale, provinciale, di contea, di città, di villaggio. I nuovi regolamenti prevedono controlli sul personale religioso, sui luoghi di raduno, sulle attività, sui viaggi all’estero, sull’economia delle comunità.

“La libertà religiosa - sottolinea Wang - non è uguale a attività religiose compiute senza alcuna restrizione legale”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Richard Madsen: Il “sogno cinese” di Xi Jinping passa attraverso il controllo sulle religioni – Quinta parte
07/02/2017 10:31
Richard Madsen: La Cina è un Paese religioso. L’85% ha una qualche credenza – Quarta parte
06/02/2017 08:44
Richard Madsen: I creativi cristiani cinesi sfuggono al controllo delle Associazioni patriottiche (Terza parte)
03/02/2017 11:15
Nuove misure amministrative per i gruppi religiosi: sottomissione totale al Partito comunista cinese
31/12/2019 10:58
Pechino proibisce l’evangelizzazione on-line
11/09/2018 10:47


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”