26/04/2005, 00.00
IRAQ - VATICANO
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Vescovo di Mosul: “Nel viso e nelle parole del papa l’umiltà di Cristo”

Speranze, gioia e preghiere dei cristiani in Iraq dopo l'elezione di Benedetto XVI: "Aspettiamo che visiti il nostro paese. Sarà il papa dell'Unità".

Mosul (AsiaNews) – Il riflesso dell'umiltà di Cristo nel volto del neo pontefice è quello che più colpisce l'arcivescovo caldeo di Mosul. Ma non è il solo ad aver accolto con "entusiasmo e gioia" l'elezione di Benedetto XVI al soglio di Pietro. Come lui i cristiani della sua diocesi  e dell'Iraq vedono nel Papa l' "uomo giusto" per rinnovare la fede cristiana a partire dall'Occidente e condurre verso "lidi di pace" il loro Paese e il mondo intero. Tutti avvertono nelle sue parole e nel suo agire i segni della "presenza dello Spirito Santo".

AsiaNews ha raccolto diverse testimonianze dalla città del nord Iraq segnata dalla guerra e dalle violenze contro la comunità cristiana di minoranza.

Mons. Paulos Faraj Rahho: "Guardando il suo viso sorridente attraverso la TV e sentendo le sue parole, ho avvertito in lui l'umiltà di Cristo. Questo mi incoraggia a sperare che Benedetto XVI darà nuovo vigore alla Chiesa. I cristiani in Iraq sperano che continui il cammino di Giovanni Paolo II. Il nostro amato Paese prega e spera nell'impegno del Pontefice a stabilire la pace".

P. Youhanna Issa, parroco della chiesa della Vergine Maria a Mosul: "Sarà il Papa dell'Unità. Oggi il dialogo ecumenico attraversa un freddo inverno, ma con Benedetto XVI potrebbe conoscere un po' di tepore. Spero nell'avvicinamento con le Chiese ortodosse, soprattutto quella russa. Per il dialogo interreligioso mi auguro che egli lavori a favore del comune rispetto dei diritti umani. Ha già dimostrato di voler incontrare gli altri come fece Giovanni Paolo II, seguendo i passi di Gesù".

Imad Haseeb, fondatore della Comunità della carità e gioia, che si occupa di disabili mentali in Iraq: "Sono così felice. Spero che il Papa incoraggerà i giovani ad assistere i più bisognosi in tutto il mondo insegnando che è attraverso queste persone che noi vediamo il volto di Cristo".

Fadi Lobbo, farmacista: "E' senza dubbio un uomo carismatico. C'è la divina provvidenza dietro la sua elezione. La cristianità a partire dall'Europa e poi in tutto il mondo ha bisogno di un rinnovamento. Egli è l'uomo che attuerà la volontà dello Spirito Santo".

P. Ragheed Ganni, parroco della chiesa dello Spirito Santo e insegnante di ecclesiologia ecumenica: "Prego perché il Signore dia al Papa una lunga vita. Sono convinto che è l'uomo giusto per trovare una soluzione agli ostacoli che il dialogo ecumenico deve affrontare oggi. L'Europa ha bisogno di lui per riscoprire la sua identità cristiana. Questa scoperta potrebbe iniziare con la Giornata mondiale della gioventù di questa estate a Colonia, in Germania. Sono rimasto molto colpito dal suo ripetere le parole di Giovanni Paolo II 'non abbiate paura', un invito per i cuori dei credenti ad unirsi con quello di Gesù. Mi unisco anche io alla voce di tutti i cristiani in Iraq: aspettiamo il Papa nel nostro amato Paese".

Il prossimo 29 aprile al monastero di san Giorgio a Mosul si celebrerà una messa solenne per l'elezione di Benedetto XVI. La funzione sarà presieduta da mons. Rahho e da mons. Basile Georges Casmoussa, vescovo siro-cattolico di Mosul.

 

(Nella foto: la Madonna del Tigri, simbolo dei cristiani a Mosul; è rimasta intatta dopo l'attentato del 7 dicembre 2004, che ha distrutto il vescovado caldeo).

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