31/03/2006, 00.00
giovanni paolo II - filippine
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Vescovo di Manila: "Il Papa ha convinto tutti noi a spalancare le porte a Cristo"

Il vescovo ausiliare di Manila, mons. Cortez, ricorda ad AsiaNews Giovanni Paolo II: "Ci ha spronato all'evangelizzazione dei giovani e con i giovani lo ricorderemo nel primo anniversario della sua morte".

Manila (AsiaNews) – Giovanni Paolo II "era vicino al cuore di tutti i filippini, che hanno accolto come un inestimabile tesoro l'invito a 'non avere paura ed aprire, anzi spalancare la porta a Cristo'". E' questo il ricordo che mons. Bernardino Cortez, vescovo ausiliare di Manila e vicario generale del Santuario del Sacro cuore di Gesù, ha del defunto Pontefice, di cui ricorre il due aprile il primo anniversario della morte.

"Per ricordare questo grande Papa – dice mons. Cortez - vi sarà un incontro con i giovani di Manila, che inizierà con una messa celebrata dal nuovo cardinale, l'arcivescovo di Manila Gaudencio Rosales. L'incontro e la messa si terranno a Malate, nella palestra all'aperto della scuola cattolica. Non potevamo scegliere un altro luogo, perché vi parteciperanno oltre 5 mila ragazzi da tutto il Paese". "Sarà l'incontro principale di tutto l'anno nelle Filippine – riprende - e vi saranno preghiere, intenzioni e ringraziamenti in memoria di Giovanni Paolo II".

La decisione di celebrare il primo anniversario della morte del Pontefice con i giovani è stata presa perché "la più grande celebrazione eucaristica mai avvenuta è stata proprio qui, in occasione della Giornata mondiale della Gioventù del 1995. Il Papa, in quell'occasione, ci ha fatto sentire più che mai quanto era vicino al cuore di tutti i filippini, soprattutto quando ci ha esortati a "non avere paura e aprire, anzi spalancare la porta a Cristo".

"In questo senso – spiega il presule - egli ci ha spronato all'evangelizzazione dei giovani, perché i nostri giovani sono coloro che, tra i popoli asiatici, viaggiano di più. In tutto il mondo vi sono lavoratori che provengono dalle Filippine ed il nostro compito di sacerdoti e vescovi è quello di dare loro una base cattolica forte, che non ceda neanche in Paesi che ai cattolici sono ostili. Questo si può fare solo quando la porta è spalancata davanti al Signore".

"Siamo fieri – conclude - di questo insegnamento di Giovanni Paolo II e cerchiamo di applicarlo in ogni nostro gesto. Adesso, dovunque vi sia una chiesa cattolica, dentro c'è un filippino che prega".

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