Vescovi filippini: L’Apec dia un volto umano all’economia
Manila (AsiaNews) – Le nazioni dell’Asia-Pacifico “diano un volto umano all’economia, ricordando che le politiche economiche e di sviluppo devono avere alla base i valori umani, e non soltanto le forze di mercato”. Lo chiedono, ai margini del summit dell’Asia-Pacific Economic Cooperation (Apec) che si è aperto a Manila, i vertici della Chiesa filippina. I leader riuniti nella capitale “non devono dimenticare i poveri e gli emarginati. Servono riforme che migliorino la loro vita”.
Secondo il card. Orlando Quevedo, vescovo di Cotabato, “coloro che guidano un Paese non devono mai perdere di vista le persone ordinarie. Quando si sviluppano politiche economiche o si decidono le dinamiche del mercato, bisogna tenere a mente i volti dei cittadini. All’economia serve proprio un volto umano”.
Per il presule “le attuali filosofie economiche sono troppo prone agli interessi dei grandi attori del mercato. Non è possibile che chi ha più bisogno sia lo stesso che riceve per ultimo. Eppure la crescita economica esiste. Il problema è che non risponde ai bisogni dei poveri. I leader Apec devono impegnarsi per loro, iniziando magari dal concepire una risposta all’enorme problema della fame”.
Il presidente della Conferenza episcopale filippina, mons. Socrates Villegas, propone al riguardo “delle riforme inclusive, che aiuterebbero a migliorare le condizioni di vita degli ultimi. Sarebbe utile iniziare ascoltando le voci di queste persone: non basta aiutarli con una carità distorta, dobbiamo migliorare le loro capacità di guadagno e di vita”.
Servono, fra le altre cose, “istruzione e libertà di espressione. Non possiamo accettare l’equazione che vede il povero come un semplice recipiente in cui versare aiuti. Coinvolgiamolo invece nei processi decisionali, dandogli una voce che venga ascoltata”.