23/04/2008, 00.00
INDONESIA
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Ulema contro il governo, pronti a difendere gli “eretici” ahmadi

I leader religiosi della Nahdlatul Ulama contestano il progetto di legge che vuole rendere illegale la setta ahmadi, che non riconosce Maometto come ultimo profeta, e mette in campo 20mila giovani per proteggerla contro gli attacchi degli integralisti.
Jakarta (AsiaNews) – I leader religiosi della più grande organizzazione islamica dell’Indonesia, la Nahdlatul Ulama (Nu), si schierano contro il progetto governativo di mettere al bando la setta degli ahmadi e dichiarano di essere pronti a difenderli contro ogni abuso. La setta, che riconosce come ultimo profeta dell’islam Mirza Ghulam Ahmad e non Maometto, è considerata eretica in diversi Paesi musulmani, fra cui il Pakistan e l’Arabia Saudita.
 
Gli ulema, riuniti nella casa del famosissimo imam Habib Syarief Utsman Yahya, hanno disposto la protezione fisica degli ahmadi “fino a che dura questo stato di cose”. Il riferimento è alle violente manifestazioni di integralisti islamici, che negli ultimi giorni hanno attraversato Jakarta e la provincia di Java per chiedere al governo “un’azione immediata contro chi dissacra Maometto”.
 
Da parte sua, il governo ha preparato un progetto di legge che dichiara la setta illegale. La proposta, avanzata dal Consiglio per il controllo delle religioni mistiche, è allo studio dei giuristi del ministero degli Interni. Nel frattempo, però, cresce la paura di attacchi violenti contro gli ahmadi.
 
Syarief, dopo la riunione con gli altri ulema, dice: “La salvaguardia e la protezione dei cittadini indonesiani è di norma riservata alla polizia, ma visto il caso particolare noi siamo pronti ad affiancarli con delle ronde composte dai nostri giovani. Siamo pronti a mettere in campo subito almeno 20mila giovani”. La Nu progetta dei turni di guardia nei pressi dei complessi residenziali abitati dagli ahmadi, che si trovano principalmente nei distretti di Jalaksana e Majalengka, entrambi nella provincia di Java. Inoltre, continua l’ulema, “bisogna combattere questa mentalità: il progetto del governo non può essere accolto, perché viola in maniera palese la libertà di religione sancita dalla Costituzione. Gli ahmadi hanno gli stessi diritti di tutti, davanti alla legge. Se volessero presentare un ricorso contro il governo, siamo decisi a sostenerli”.
 
L’Indonesia è il più grande Paese islamico del mondo. Dei suoi 219 milioni di abitanti, l’87,2 % è di fede islamica, mentre il 9 % di fede cristiana. Gli ahmadi sono circa lo 0,2 % del totale.
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