12/12/2015, 00.00
THAILANDIA
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Tharae-Nongsaeng: cattolici, buddisti e turisti stranieri alla processione delle Stelle di Natale

di Weena Kowitwanij
La manifestazione ha ricevuto il sostegno dell’ente del turismo thai, che la promuove sul proprio sito. Da piccola celebrazione locale, si è trasformata nel tempo in evento che attrae centinaia di migliaia di persone. L’80% delle quali non è di fede cattolica. Il vescovo: "Comunità orgogliosa di vivere in una terra di martiri e dalla fede profonda”.

Bangkok (AsiaNews) - Da piccola celebrazione caratteristica della festa cristiana, che attirava un manipolo di fedeli, si è trasformata negli anni in una attrazione turistica in grado di catturare l’attenzione di centinaia di migliaia di visitatori, fra cittadini thai e turisti stranieri. L’80% dei quali, confermano fonti ecclesiastiche locali, non sono cattolici ma vogliono partecipare comunque alla festa. Stiamo parlando della “Processione delle Stelle di Natale” che si tiene nell’arcidiocesi di Tharae-Nongsaeng, provincia di Sakon Nakhon, nel nord-est della Thailandia e che è diventata oggi una delle principali attrazioni di tutto il Paese in questo ultimo periodo dell’anno, tanto da essere promossa sul sito internet ufficiale dell’Ente del turismo thai (Tat). 

L’arcidiocesi di Tharae-Nongsaeng copre un’area di 25mila km2 e si estende in quattro diverse province del nord-est; i cattolici sono 55mila circa, a fronte di una popolazione totale superiore ai tre milioni. Si tratta di una zona carica di significato per la tradizione cattolica locale, perché è anche la terra dei sette martiri thai proclamati santi da Giovanni Paolo II il 22 ottobre 1989. 

La tradizionale processione si svolge dal 23 al 25 dicembre di ogni anno; cuore pulsante della celebrazione - che dal 2003 ha ricevuto il riconoscimento ufficiale da parte dei vertici di Tat - la cattedrale di san Michele Arcangelo. 

Nel 1982 l’allora arcivescovo mons. Lawrence Khai Saen Phon-On (1980-2004) ebbe l’intuizione di promuovere una processione natalizia, prendendo come riferimento la stella che ha guidato il cammino dei re magi fino alla capanna in cui è nato Gesù. Per i primi 15 anni la processione, formata da una ventina di camion addobbati e pronti a sfilare per le vie della città, ha raccolto la partecipazione dei fedeli locali. Tuttavia, nel tempo oltre a rappresentare una manifestazione della fede della comunità cristiana essa ha raccolto l’interesse dei cittadini non cattolici e dei turisti presenti nella zona durante le feste. “La gente del posto - racconta l’attuale arcivescovo mons. Louis Chamniern Santisukniran al mensile cattolico Udomsarn - è orgogliosa nel vivere in una terra di martiri e pratica con costanza e profondità la fede”. I cattolici, aggiunge il prelato, partecipano in modo attivo alle attività della diocesi e alla vita della Chiesa. 

E proprio la processione della stella di Natale è divenuta nel tempo l’appuntamento più importante dell’anno. Si parte il primo giorno, il 23 dicembre, con una processione “interna” alla quale partecipano i membri della comunità di Tharae. Il cammino dei fedeli si snoda nelle principali vie della città, in un’atmosfera caratteristica formata da architetture dell’epoca colonia, case in legno ed edifici della tradizione vietnamita combinata con influenze di stile occidentale.Si prosegue il 24, con un festival che si tiene nel centro di Sakhon Nakhon e al quale partecipano turisti e popolazione locale. Alle 6 di sera del 25 dicembre il culmine della manifestazione, con la tradizionale processione che vede sfilare (oggi) oltre 200 camion decorati con stelle, immagini del Natale e riproduzione degli angeli. La marcia prende il via di fronte alla statua di re Rama V e si snoda per le strade della città, fra ali di folla entusiasta e curiosa. 

Ad accompagnare la processione nell’arco della tre giorni vi sono esibizioni legate al natale, musiche, rappresentazioni, balli, mostre, canti della tradizione; in chiusura vi è lo spettacolo dei fuochi artificiali, che cattura l’attenzione di grandi e piccoli. La festa è un’occasione speciale per riunire le famiglie - molti gli studenti che lasciano la capitale, Bangkok, per tornare qualche giorno dai genitori - e per raccontare alle giovani generazioni il mistero della nascita di Gesù Cristo. 

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