04/06/2008, 00.00
SVEZIA – BANGLADESH
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Taslima Nasreen si rifugia in Svezia

La popolare scrittrice bengalese e attivista per i diritti umani, minacciata di morte dai fondamentalisti islamici, soggiornerà a Uppsala. Riceverà inoltre un contributo mensile dalla sezione locale del circolo mondiale degli scrittori.

Stoccolma (AsiaNews/Agenzie) – Taslima Nasreen, popolare scrittrice originaria del Bangladesh, ha trovato rifugio a Uppsala, città della Svezia 70 km a nord della capitale Stoccolma. La donna, minacciata di morte dai fondamentalisti islamici e famosa per le sue battaglie a favore dei diritti umani, ha più volte cambiato dimora per sfuggire ai propri persecutori. “Abbiamo trovato una sistemazione in una zona protetta della città – sottolinea Maria Modig, portavoce della sezione svedese del PEN, l’associazione mondiale degli scrittori – dove potrà godere per i prossimi due anni di un appartamento e di un assegno mensile” di circa 500 euro.

Nel novembre dello scorso anno Taslima Nasreen aveva abbandonato Calcutta, vivendo per alcuni mesi sotto protezione in una località segreta a New Delhi, prima di far rotta verso la Svezia nel mese di marzo. La scrittrice bengalese ha lasciato il proprio Paese nel 1994 in seguito all’accusa di blasfemia pronunciata da alcuni estremisti islamici per i contenuti di un suo celebre romanzo – intitolato “La vergogna” (“Lajja”, il titolo originale) e ambientato nel Bangladesh – nel quale racconta la vita di una famiglia di religione indù perseguitata dai fondamentalisti. Nel 2002 è stata anche condannata ad un anno di reclusione dai giudici del Paese.

Taslima Nasreen ha più volte manifestato il desiderio di far ritorno in India, Paese al quale ha chiesto un permesso di soggiorno permanente, ma le autorità le concedono visti rinnovabili ogni sei mesi, preoccupati per una possibile reazione ostile degli oltre 140 milioni di musulmani indiani. La scrittrice ha ricevuto lo scorso 21 maggio il premio “Simone de Beauvoir” per la libertà delle donne, consegnatole personalmente dal ministro francese per i diritti umani e gli affari esteri Rama Yade.

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