31/05/2013, 00.00
TAIWAN
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Tainan, scandalo alimentare: sul mercato farina e amidi contaminati

di Xin Yage
Il tribunale ha aperto un procedimento a carico di tre aziende produttrici, che dovranno versare pesanti multe. Il sindaco ha disposto – e supervisionato – la distruzione di cento tonnellate di farina. Sotto accusa l’acido maleico, anche se manca una legislazione a livello nazionale. Pareri contrastanti sulla tossicità.

Taipei (AsiaNews) - Dopo ripetute accuse di lentezza nel colpire gli scandali alimentari, fra cui la contaminazione di farina e altri amidi usati nell'industria alimentare, il tribunale della città di Tainan - nel sud di Taiwan - ha emesso ieri una citazione in giudizio per tre aziende produttrici. Esse sono la Ho-mei (和美) la Guan-shin (冠馨) e la Hsieh-chi Starch Manufacturer (協奇). In seguito alle proteste avanzate dalla popolazione e dai commercianti, più di cento tonnellate di farina contaminata, già sequestrata la scorsa settimana, sono state distrutte. L'operazione è avvenuta nel pomeriggio di ieri, in uno degli inceneritori della provincia, su ordine del sindaco di Tainan William Lai (賴清德). Le aziende produttrici sono state multate sia per la contaminazione sia per l'ambigua certificazione degli ingredienti con cui i sacchi di farina erano registrati.

Il contaminante sotto accusa è l'acido maleico. Dato che la legislazione nazionale non prevede una norma che proibisce in modo esplicito tale acido come ingrediente della farina commestibile, il tribunale non aveva ancora cominciato un'investigazione ufficiale, ma ha dovuto aspettare che il Dipartimento della Sanità lo considerasse un ingrediente dannoso per la salute.

Il presidente dell'Amministrazione per la Protezione ambientale, Yuan Shaw-ying (袁紹英) responsabile della regolazione delle sostanze tossiche (毒管處) ha affermato che l'acido maleico è una sostanza chimica "non regolamentata" dall'atto di controllo delle sostanze chimiche tossiche. Chiou Chyou-huey (邱求慧) dell'ufficio per lo sviluppo industriale ha aggiunto che l'acido maleico è usato soprattutto come "addensante nei processi industriali", fra cui la fabbricazione della carta e della colla e "non è tossico" in quanto sostanza chimica.

Altri esperti del campo farmaceutico hanno però riportato i dati riguardanti una leggera tossicità per la pelle e gli occhi, derivante dall'uso dell'acido in prodotti cosmetici. Per questa ragione i responsabili del dipartimento della sanità non vogliono lasciare nulla al caso, e hanno dato il via libera al tribunale per l'autorizzazione alla distruzione della farina contaminata. E anche il portavoce del parlamento, nelle dichiarazioni ai media di ieri sera, ha confermato che la legislazione si adeguerà alle direttive emanate dal dipartimento della sanità, chiedendo multe molto salate per i trasgressori.

A Tainan, delle quindici aziende produttrici di farina, sette sono state multate e la loro produzione è stata fermata dagli ufficiali del tribunale. Supervisionando di persona la distruzione della farina contaminata, il sindaco ha affermato che "vogliamo fermare il processo alla radice, quando gli amidi vengono contaminati, per questo abbiamo agito ancora più radicalmente del dipartimento della sanità, che voleva limitarsi a multare alcuni rivenditori. Con questo atto speriamo inoltre di ristabilire la reputazione della città di Tainan". Tuttavia, non è la prima volta che questo scandalo alimentare esplode a Taiwan: già quattro anni fa il Gruppo UPC (聯成化工) era stato chiuso per aver venduto acido maleico acquistato dalla Taiwan Prosperity Chemical Corporation (信昌化工). Anche in quel caso, l'acido maleico era stato rivenduto a industrie alimentari e a vari ristoranti.

 

 

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