Sri Lanka, il movimento dei pescatori festeggia 20 anni di attività (Foto)
L’anniversario è stato celebrato insieme alla Giornata mondiale della pesca. Il primo distaccamento del National Fisheries Solidarity Movement nasce nel 1993. Diviene movimento indipendente nel 1997, riunendo fedeli di ogni religione. Propone il rispetto dei diritti umani, progetti per lo sviluppo sostenibile di ambiente, territorio e risorse.
Colombo (AsiaNews) – Il Movimento nazionale dei pescatori dello Sri Lanka, organizzazione che riunisce fedeli di ogni religione, ha festeggiato i primi 20 anni di attività al servizio della popolazione. Secondo lo stile interreligioso che lo contraddistingue, il National Fisheries Solidarity Movement (Nafso) ha celebrato la ricorrenza con preghiere buddiste, cristiane, islamiche e indù, invocando la benedizione di Dio per i futuri progetti e per sostenere il lavoro dei suoi membri.
Le celebrazioni si sono svolte dal 24 al 26 novembre nei locali del municipio di Negombo, vicino la capitale. Durante il primo giorno è stato compiuto il “Bana e Pirith”, un rituale buddista; il 25 novembre è stata la volta della messa cattolica, seguita dalla preghiera islamica per i musulmani e dalla “pooja” (omaggio agli dei) per gli indù. L’ultimo giorno ci sono stati i festeggiamenti finali, con mostre, canti e danze.
Durante l’omelia, p. Raveen Sandasiri ha detto: “I pescatori sono parte della Chiesa cattolica e la benedizione di Dio è sempre con loro, le loro famiglie e i loro collaboratori”. Moulavi Hakeem ha guidato la preghiera islamica e sottolineato che gli attivisti del Nafso “sono sempre andati avanti nella lotta, mettendosi dalla parte dei pescatori che non avevano voce per proteggere i propri diritti”.
Anthony Jesudasan, membro del Nafso, afferma ad AsiaNews: “I pescatori sono il pilastro della Chiesa cattolica. Perciò prima di qualsiasi azione, abbiamo bisogno della benedizione di Dio. Con questa messa rendiamo grazie a Dio per tutto quello che egli ha fatto tramite il Nafso. Chiediamo molte altre benedizioni per operare in favore dei bisognosi”.
K. Issadeen, coordinatore islamico del movimento nel distretto di Ampara, spiega che nel Nafso “lavoriamo tutti insieme come fratelli e sorelle. Non facciamo discriminazioni. Ognuno ha la propria identità. Al primo posto c’è sempre Dio e solo in questo modo abbiamo successo in quello che facciamo”.
Il primo comitato di solidarietà per i pescatori nasce nel 1993 come distaccamento del Social and Economic Development Centre (Sedec). Nel 1997 diviene organizzazione indipendente e assume il nome attuale. Da allora porta avanti progetti per la protezione dell’ambiente, del territorio e delle sue risorse; sostiene il rispetto dei diritti umani di tutti i cittadini, con particolare interesse per donne e bambini.
Dapprima con piccoli progetti focalizzati sulle comunità di pescatori, nel tempo è divenuto centro fondamentale per la diffusione di una visione di società giusta e prospera, dove le risorse siano distribuite in maniera equa e i diritti umani garantiti a tutti, a prescindere da credo, razza, genere e casta.
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