21/10/2014, 00.00
RUSSIA - FRANCIA
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Si schianta jet privato a Mosca, muore il capo della Total

di Nina Achmatova
Christophe de Margerie era dal 2007 a capo della major petrolifera francese. Da sempre contrario alle sanzioni occidentali contro Mosca, si trovava in Russia in visita ufficiale. Ieri aveva incontrato il premier Medvedev.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) - Il presidente del Consiglio di amministrazione della major petrolifera francese Total, Christophe de Margerie, 63 anni, è morto in seguito alla schianto del jet privato Dassault Falcon 50 con il quale stava decollando dall'aeroporto Vnukovo di Mosca. La società energetica ha confermato la notizia: insieme al top manager sono rimasti uccisi anche i tre membri dell'equipaggio, tutti cittadini francesi. 

Secondo la ricostruzione dei fatti, intorno alla mezzanotte del 20 ottobre, il velivolo in fase di decollo dal terminal Vnukovo-3 si è scontrato con un mezzo spazzaneve e ha preso fuoco. Il jet era diretto a Parigi. Inizialmente, si era parlato di una quinta vittima, il conducente dello spazzaneve, ma l'informazione è stata poi smentita dal Comitato investigativo, secondo il quale l'uomo stava guidando "in stato d'ebrezza". Il jet è bruciato completamente e i soccorsi non sono riusciti a salvare le persone a bordo.

Sull'incidente è stata aperta un'inchiesta penale per "violazione delle norme di sicurezza con conseguente morte di due o più persone". Il servizio stampa di Vnukovo ha fatto sapere che le scatole nere sono state rimosse dal luogo del disastro; secondo altre fonti, sono "in buono stato". Da chiarire ancora se il mezzo fosse parcheggiato in un punto vietato della pista o la stesse attraversando. Gli inquirenti russi hanno fatto sapere che all'indagine parteciperà anche la Francia che "il prima possibile invierà degli esperti". 

Il capo della delegazione dell'Unione Europea in Russia, Vygaudas Usackas, come riporta Interfax, ha già inviato le sue condoglianze ai parenti delle vittime dicendosi "addolorato" per l'accaduto. 

Secondo le agenzie russe, de Margerie era in Russia in visita ufficiale. Ieri a Gorki, poco fuori Mosca, aveva partecipato all'incontro del premier Dmitri Medvedev con il Foreign Investment Advisory Council (Fiac), che riunisce i maggiori investitori esteri nel Paese.

Amministratore delegato di Total dal 2007 e suo presidente dal 2010, il top manager si era espresso più volte contro le misure restrittive imposte da Usa e Ue a Mosca per la crisi ucraina e che hanno preso duramente di mira anche il settore energetico. Commentando la partnership con le società russe, dopo l'introduzione delle sanzioni, il Ceo aveva assicurato che i progetti nella Federazione non sarebbero cambiati e che il gruppo non aveva alcuna fretta di lasciare il Paese. A settembre, però, il Financial Times ha riportato la notizia della sospensione della cooperazione di Total con la russa Lukoil, in Siberia occidentale. 

La società francese è presente in Russia dal 1989 ed è uno dei principali investitori stranieri, ma i futuri progetti sono stati congelati dopo il deterioramento dei rapporti tra Mosca e Occidente in seguito all'abbattimento dell'aereo di linea malese nell'est dell'Ucraina. Secondo quanto ricordano i media russi, de Margerie negli ultimi mesi ha condotto un intenso lavoro di lobby a Parigi per sbloccare la consegna delle portaerei Mistral alla Russia, bloccate a causa delle sanzioni e dietro forti pressioni degli Usa. 

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