Shi Yonxing, abate di Shaolin è innocente: cadute tutte le accuse
Monaci, ex monaci e collaboratori lo avevano accusato di estorsione, di avere amanti e figli e di condurre uno stile di vita privo di religione e spiritualità. Ma il governo dell’Henan e l’Ufficio affari religiosi lo scagionano di tutto. Grazie a lui Shaolin è diventato un marchio di successo.
Pechino (AsiaNews) – Le autorità dell’Henan hanno dichiarato falsi i capi d’accusa mossi contro Shi Yongxin, abate del tempio buddista di Shaolin. Nel 2015 l’abate 51enne è stato accusato di aver estorto soldi ai monaci per destinarli alle sue amanti, con le quali avrebbe avuto anche dei figli. Il monaco è anche stato accusato di aver trasformato il più antico tempio buddista Shaolin della Cina e custode del kung fu – fondato nel 495 d.C. –in attrazioni turistiche o di intrattenimento per fini commerciali. Un’inchiesta condotta dal governo locale e dall’Ufficio affari religiosi ha scagionato del tutto l’abate, noto per il suo stile di vita dispendioso.
Le conclusioni delle indagini sono state pubblicate sull’Henan Daily lo scorso 3 febbraio. Falsa è la notizia che egli avrebbe dei figli. Anche la denuncia di aver trasferito alla propria presunta amante Han Minjun l’80% delle azioni della Shaolin Intangible Assets Management Ltd – società proprietaria del marchio shaolin, dal valore di circa 145mila dollari Usa – è stata dichiarata falsa. Secondo l’inchiesta governativa, l’abate avrebbe sempre amministrato le finanze nell’interesse del tempio. Le leggi nazionali, stabiliscono inoltre che qualunque ente religioso può condurre attività economiche nell’interesse proprio e della comunità. Riguardo l’accusa di possedere 15 automobili di lusso – di cui 4 importate – registrate a nome del monastero, le indagini confermano che le vetture sono state acquistate, ma solo per essere usate dai monaci per viaggiare e partecipare a incontri ufficiali.
A suo tempo, Shi Yanlu, ex allenatore di kung fu per i monaci di Shaolin aveva accusato l’abate di avergli estorto 7 milioni di yuan (circa 1 milione di dollari Usa). L’inchiesta afferma invece che l’abate ha ricevuto solo 3 milioni di yuan, ma erano da considerare “offerte” al monastero.
È probabile che le accuse contro Shi Yongxin fossero dovute all’invidia, provenendo da monaci, ex monaci e ex collaboratori del monastero. Rimane il fatto che l’ascesa economica del monastero pone molte domande ai fedeli i quali pensano che buddismo significhi povertà, ascesi, silenzio e abbandono del mondo.
A onore di Shi Yongxin va detto che egli ha trasformato il tempio Shaolin in un marchio di successo. Il tempio attrae più di 10 milioni di turisti all’anno e secondo il China Business Journal, ha guadagni per un valore di circa 43 milioni di dollari Usa. Il tempio guadagna soldi anche dai film che a volte vengono girati all’interno di esso e da corsi ed esibizioni di kung fu che si svolgono in tutto il mondo.