20/06/2007, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Sfruttamento di minori al lavoro voluto dalla scuola

Nel Sichuan una scuola media organizza periodi di 8 mesi di lavoro in fabbrica degli studenti, molti sotto i 16 anni. Motivo. devono “pagare le tasse scolastiche”. Lavorano 14 ore al giorno per 50 euro al mese, lontani da casa. L’opinione pubblica “induce” le autorità a farli tornare a scuola, ma già avvertono che sarà per poco.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Centinaia di ragazzi del Sichuan, la maggior parte sotto i 16 anni, sono costretti a lavorare in fabbrica oltre 14 ore (dalle 8 di mattina alle 11 di sera con una pausa per il pranzo) per 500 yuan (50 euro) al mese, senza nemmeno poter telefonare ai genitori. Ma una notte gli ispettori li hanno trovati al lavoro nella Longzheng Connector Component Factory di Dongguan (Guangdong) e un giornale ne ha parlato. Ora oltre 300 ragazzi della contea di Yilong sono tornati a scuola, ma forse sarà per poco.

Ad “avviarli” al lavoro – racconta il South China Morning Post - è stata la Scuola Media Dayin: 8 mesi di internato in fabbrica, quale aiuto agli studenti poveri per pagare le tasse scolastiche. Le autorità dell’ufficio Istruzione di Yilong dicono che “non sono stati riscontrati abusi” sui giovani durante il lavoro e che hanno loro ordinato di tornare a scuola solo per l’attenzione pubblica suscitata. “Vogliamo – spiega un funzionario – che gli studenti stiano a scuola per almeno un anno. Se poi vogliono, l’anno prossimo possono tornare interni in fabbrica”. Nessun commento sugli orari e il basso salario, meno della metà del minimo per un operaio, ma solo la spiegazione che per simili stage le condizioni di lavoro sono decise dal ministero per l’Istruzione.

Nell’industriale Guangdong, dove i salari sono alti perché la mano d’opera è scarsa, la ditta trattiene il denaro. Secondo fonti locali i ragazzi non possono nemmeno telefonare ai genitori, lontani centinaia di chilometri.

Esperti osservano che, mentre una legge proibisce il lavoro minorile, per gli stage di lavoro organizzati dalle scuole non ci sono regole né limiti per età, ore o tipo di lavoro. Per cui è frequente che bambini anche di 12 anni siano impiegati nelle fabbriche del Guangdong.

Yuan Guangyao, vicedirettore delle fabbrica, può così dire che si tratta di un modo per aiutare gli studenti poveri, in collaborazione tra scuola e impresa e “in una strategia di reciproci vantaggi”.

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Bambini-schiavi nella fabbriche dei prodotti olimpici
11/06/2007
Analfabetismo e lavoro infantile, piaghe sociali del continente
09/09/2004
Sono 58 milioni i figli di migranti cinesi che crescono senza genitori
14/11/2008
Lenin Raghuvanshi : “Educazione e istruzione contro lo sfruttamento minorile”
11/06/2008
Wang, il paladino dei migranti, i paria dello sviluppo economico cinese
16/03/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”