13/05/2020, 14.08
COREA DEL SUD
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Seoul, quasi 500mila posti di lavoro perduti per il coronavirus

È il più brusco calo dal 1999. Per i leader sudcoreani, la situazione è grave, e potrebbe peggiorare nei prossimi mesi. Il governo lavora a un terzo extra-budget per creare più di 550mila nuovi impieghi. Nuovo focolaio di contagio e riduzione della domanda estera minacciano la ripresa.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La Corea del Sud ha perso ad aprile 476mila posti di lavoro per effetto della crisi pandemica, il più brusco calo annuale dell’occupazione dal 1999, quando il Paese era alle prese con la crisi economica asiatica. Lo riporta oggi l’Ufficio nazionale di statistica.

In termini percentuali, il tasso di disoccupazione è sceso dal 4,4 al 4,2% della forza lavoro, ma è cresciuto il numero delle persone sopra i 15 anni che non ricercano in modo attivo un impiego, e per questo non vengono conteggiate come disoccupate. Segno che molti nel Paese temono di non poter trovare un’occupazione in questo momento di crisi.

Per i leader di Seoul, la situazione è grave, e potrebbe peggiorare nei prossimi mesi. La grande distribuzione e la ristorazione sono i settori che hanno registrato le perdite maggiori; i lavoratori stagionali sono i più colpiti dalla recessione.  

Il governo sta mettendo a punto un terzo extra-budget per creare più di 550mila nuovi posti di lavoro: il presidente Moon Jae-in punta a investire nella digitalizzazione delle imprese, e l’ulteriore sviluppo dello smart-working, per invertire il trend negativo. Per finanziare tale intervento, le autorità stanno pensando di tagliare 700 miliardi di won (530 milioni di euro) destinati alle spese militari.

Tra stanziamenti effettivi e spese annunciate, finora Seoul ha messo sul piatto 135mila miliardi di won (100 miliardi di euro) per stimolare l’economia nazionale durante la crisi.

Il riemergere dell’epidemia a Itaewon, un quartiere della capitale, non favorisce però gli sforzi per ravvivare produzione e consumi. La Corea del Sud è ritenuta tra le nazioni che hanno meglio contenuto la diffusione del morbo. Nelle ultime due settimane, le autorità nazionali hanno allentato in modo progressivo le misure di confinamento sociale. Attualmente, i casi di contagio sono 10962, compresi i 26 nuovi infetti di oggi; i decessi sono 259.

Neanche lo scenario globale aiuta la possibile ripresa. L’economia sudcoreana è votata all’export, ma le catene internazionali di approvvigionamento sono saltate a causa dei “lockdown” imposti nella maggior parte dei grandi Paesi importatori. Nei primi 10 giorni di maggio, le esportazioni sono diminuite del 46,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le vendite all’estero delle auto sono crollate dell’80,4%; gli smartphone del 35,9%; e i microchip del 17,8%.

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