04/06/2015, 00.00
COREA
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Saltano i festeggiamenti per l’anniversario del primo meeting fra Seoul e Pyongyang

I due governi erano intenzionati a festeggiare insieme il 15mo anniversario dell’incontro fra Kim Jong-il e Kim Dae-jung, varato nell’ambito della “Sunshine Policy” che ha raffreddato la tensione nella penisola. Peggiorano i rapporti diplomatici fra i Paesi confinanti, a rischio la commemorazione della fine della II Guerra mondiale.

Seoul (AsiaNews) – I governi delle due Coree non hanno trovato l’accordo per organizzare un evento comune in commemorazione del 15mo anniversario dell’incontro fra i leader di Seoul e Pyongyang, avvenuto nel 2000, che diede il via alla “Sunshine Policy” e aiutò a raffreddare la tensione nella penisola coreana. I gruppi civili di entrambi i Paesi hanno fatto “ogni sforzo” per trovare un accordo, bloccato poi dai governi.

I dialoghi si sono svolti a Shenyang, in Cina, e in un primo momento avevano dato grandi speranze. “Senza un cambiamento radicale da parte di Seoul – ha sostenuto uno degli organizzatori del lato nordcoreano – non avremo modo di raggiungere un buon risultato. Il governo del Sud è indifferente rispetto all’evento e non vuole fornire le pre-condizioni fondamentali per trovare una soluzione”.

Il Rodong Sinmun, quotidiano ufficiale del regime stalinista guidato da Kim Jong-un, ha pubblicato un editoriale in cui cita le esercitazioni militari congiunte fra la Corea del Sud e gli Stati Uniti, che sarebbero “i veri responsabili del peggioramento della situazione”. Da parte sua, Seoul ha più volte definito “una provocazione inaccettabile” la continua tensione militare provocata dai lanci missilistici dell’esercito nordcoreano.

L’evento comune era previsto per il 15 giugno, data in cui nel 2000 gli allora leader coreani (Kim Jong-il per il Nord e Kim Dae-jung per il Sud) si incontrarono a Pyongyang nel primo summit intercoreano dai tempi della separazione della penisola, avvenuta nel 1950. Quell’evento aprì la strada alla cosiddetta “Sunshine Policy”, la politica della distensione varata da Seoul, che l’attuale presidente di Seoul (Park Geun-hye) ha più volte chiarito di non voler seguire.

Il nulla di fatto diplomatico mette a rischio anche la commemorazione comune della fine della II Guerra mondiale e dell’occupazione giapponese. Quest’anno i Paesi dell’Asia orientale festeggiano il 70mo compleanno della liberazione, e secondo alcune fonti i leader coreani erano disposti a recarsi entrambi a Pechino per i festeggiamenti. 

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