18/04/2012, 00.00
FILIPPINE
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Sacerdote filippino premio 2012 come "eroe dell'ambiente" a difesa dei tribali

di David Viehland
P. Edwin Gariguez si batte da anni contro lo sfruttamento minerario dell'isola di Mindoro. L'impegno per lo sviluppo delle popolazioni tribali e la difesa delle aree protette. La cerimonia di premiazione del Goldman Environmental Prize 2012 si è tenuta lo scorso 16 aprile a San Francisco (USA).

Manila (AsiaNews) - P. Edwin Gariguez, segretario della Caritas filippina (National Commission on Social Action Justice and Peace, Nassa )  vince il Goldman Environmental Prize 2012 per la difesa delle popolazioni indigene di Mindoro (Filippine nord occidentali) minacciate dallo sfruttamento minerario.  La premiazione "degli eroi e delle eroine dell'ambiente" si è tenuta lo scorso 16 aprile a San Francisco (USA).

"Come sacerdote cattolico - afferma p. Gariguez - quello che ho fatto in questi anni è parte della mia missione a servizio dei poveri e degli emarginati. Ho dedicato tutto me stesso allo sviluppo e alla difesa dei diritti delle popolazioni indigene, agricoltori e pescatori". "Per i tribali Mangyan, - aggiunge - la natura è come il grembo materno che ci sostiene e ci fa vivere".

P. Gariguez inizia la sua campagna contro le società minerarie alla fine degli anni '90, quando la Intex - compagnia norvegese - apre con il benestare del governo una miniera di nickel a Calapan  (Mindoro orientale) in un'area protetta abitata dagli indigeni Mangyan. Insieme ai leader locali e a personalità della Chiesa cattolica  fonda la Alliance Against Mining (Alamin), associazione che lotta contro lo sfruttamento indiscriminato del territorio nel settore minerario. Nel 2002 il governo locale vota una moratoria sulle miniere presenti nell'isola, ma la Intex continua con le sue estrazioni. Per costringere la compagnia a interrompere la sua attività, il sacerdote si reca in Norvegia dove incontra di persona alcuni parlamentari e azionisti della società. Con l'aiuto di una ong norvegese egli deposita una denuncia all'Organizzazione Onu per la cooperazione e lo sviluppo economico. Nel 2009, il sacerdote organizza uno sciopero della fame di 11 giorni davanti al Dipartimento nazionale per l'Ambiente e le risorse naturali (Denr), che spinge i funzionari ad aprire un'indagine sulle violazioni ambientali della società. I risultati dell'inchiesta costringono l'azienda a chiudere in modo definitivo nel 2010.

In questi anni, a causa delle numerose proteste e sit in, diversi membri dell'Alamin hanno ricevuto minacce di morte. Uno di loro, Ricardo Ganad, presidente dell'Association of Baragay Captains di Vitoria, è stato assassinato nel febbraio 2010.

Secondo un recente rapporto dell'Asean, le Filippine son il primo Paese al mondo per riserve minerarie. Tuttavia esse non vengono sfruttate per la carenza di infrastrutture e i movimenti anti-inquinamento.

Christian Monsod, avvocato ed ex presidente della Comitato degli uomini d'affari cattolici della Conferenza episcopale filippina,  sottolinea che il valore economico potenziale del settore è enorme e si aggira intorno agli 840 miliardi di dollari. Tuttavia, solo 31 grandi compagnie minerarie operano nel Paese, soprattutto nell'estrazione di nichel, oro e rame. Per Monsod le Filippine devono sfruttare questa opportunità in modo adeguato, creando progetti sostenibili e con il ricavato sviluppare le popolazioni indigene residenti nei luoghi di estrazione. 

 

 

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