20/12/2018, 11.05
CINA-VATICANO
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Sacerdote di Mindong: La Chiesa ‘fedele’ sottomessa al papa ieri e oggi

di P. Luo Wen

P. Luo Wen spiega perché mons. Guo Xijin ha accettato la richiesta di papa Francesco, dimettendosi da vescovo ordinario per lasciare il posto a mons. Zha Silu, ex scomunicato. La Chiesa sotterranea di Mindong è stata “fedele” al papa quando veniva loro chiesto di non celebrare con vescovi illeciti; oggi ubbidiscono al papa per l’unità della Chiesa. Sacerdoti sotterranei stanno meditando di abbandonare il sacerdozio. I problemi dei rapporti col governo, per non rendere la Chiesa (ufficiale) una Chiesa “di Stato”, composta da “funzionari”.

Mindong (AsiaNews) – “All'inizio abbiamo scelto di percorrere la via ‘sotterranea’ perché la Santa Sede non riconosceva i vescovi ufficiali, quindi anche noi abbiamo rifiutato la comunione sacramentale con loro. Oggi però noi riconosciamo anche i vescovi ufficiali come nostri vescovi, perché è un ordine del Pontefice”. Così p. Luo Wen, sacerdote della diocesi di Mindong, spiega i motivi per cui il suo vescovo, mons. Vincenzo Guo Xijin ha accettato di fare un passo indietro, da vescovo ordinario ad ausiliare (non ancora riconosciuto dal governo), sottomettendosi a una richiesta di papa Francesco di lasciare il posto a mons. Vincenzo Zhan Silu, ex scomunicato, di recente riaccolto nella comunione ecclesiale. In un articolo qui riportato, p. Luo afferma che la decisione di mons. Guo e dei suoi sacerdoti è motivata dall’essere la Chiesa “fedele”, come è spesso indicata la Chiesa sotterranea, non riconosciuta da governo e considerata illegale. La “fedeltà”, spiega il sacerdote, è “al papa” e “alla Chiesa di Gesù Cristo”, non alle proprie “opinioni” o principi. La limpidezza di questa posizione, sta suscitando diverse critiche all’interno delle comunità sotterranee che vedono la decisione di mons. Guo e della sua Chiesa come un “tradimento” e come un accettare “la svendita della Chiesa cinese al governo”, di cui si accusa anche il Vaticano.

In varie comunità sotterranee l’accordo Cina-Vaticano, la cancellazione delle scomuniche a sette vescovi ufficiali, il silenzio sulla funzione dell’Associazione patriottica (i cui principi sono “incompatibili” con la dottrina cattolica) sta spingendo molto sacerdoti a considerare la possibilità di abbandonare il sacerdozio. Le spiegazioni di p. Luo danno un contributo determinante al dibattito di cosa deve fare la comunità sotterranea nella situazione presente e mostrano la testimonianza luminosa di mons. Guo e dei suoi sacerdoti.

Sui social sono apparsi anche articoli di sacerdoti della comunità ufficiale che apprezzano quanto p. Luo dice e apprezzano la “fedeltà” di p. Luo e della Chiesa di Mindong al papa, che “finalmente” lavorano per l’unità della Chiesa in Cina. Nessuna parola, invece, sulla loro “infedeltà”, vissuta quando il Vaticano chiedeva di non collaborare con vescovi ufficiali non riconosciuti dalla Santa Sede. Il problema di come vivere la fede cattolica nella società cinese, senza diventare dei funzionari governativi rimane la questione più cocente per tutti. Anche per il Vaticano. (Traduzione a cura di AsiaNews).

 

La sera di giovedì scorso [13 dicembre] terminata la celebrazione della Messa sono tornato in diocesi per una riunione. Quando sono tornato in parrocchia era già mezzanotte passata. Dopo aver letto il titolo di un blog personale, ho subito lanciato un articolo che riconosco non essere completamente vero, con alcuni dati non corretti. Non voglio che gli errori contenuti in quell’articolo aggravino le speculazioni riguardo alle vicende del nostro vescovo di Mindong, quindi nonostante la stanchezza e l’ora tarda, proverò a scrivere un altro articolo cercando di riferire notizie oggettive il più possibile.

Ieri mattina, un amico mi ha girato alcuni articoli, uno dei quali era un commento al mio articolo: "Padre Luo Wen, che è stato fedele per metà della sua vita, è stato costretto a scrivere una notizia ieri sera per annunciare i risultati raggiunti". E ancora: “Certamente tutti sono contenti quando si parla di unità della Chiesa, Padre Luo ha elogiato il sacrificio e l'obbedienza del vescovo Guo, virtù naturali per il sacerdote”.

Il fatto che la perseveranza di questi decenni improvvisamente sembri non essere più così importante oggi, fa sicuramente pensare. "Non posso fare a meno di ridere; questa bambolina è così spaventata e dimentica il dolore del passato, improvvisamente si riacutizza la vecchia malattia del non sapere tenere la bocca chiusa, il suo grado di maturità non è adeguato alla sua reale età anagrafica!"

La nostra diocesi di Mindong negli annuari della Santa Sede era indicata come “Diocesi di Funing”, perché allora era sotto la giurisdizione del governo di Fu Ning. la diocesi di Funing fu istituita il 27 dicembre 1923 dalla prefettura apostolica del confine settentrionale del Fujian. L'11 aprile 1946 la Santa Sede stabilì la sua giurisdizione in Cina: la prefettura apostolica di Funing fu trasformata nella diocesi di Funing, nominando come vescovo il dominicano spagnolo Zhao Bing Wen.

Tra i vescovi nominati dal Pontefice troviamo:

- l’amministratore diocesano Niu Hui Qing: nato il 18 settembre 1895 a Yajiazhai, nella regione di Xinhe (Hebei). Ordinato il 30 settembre 1923, il 4 aprile 1943 viene nominato dalla Santa Sede come amministratore apostolico della prefettura di Yanggu. Nello stesso anno fu nominato vescovo. L'11 aprile 1946 viene nominato come vescovo della diocesi di Yanggu e nel 1948 come vescovo della diocesi di Fu Ning (Fujian). Il 7 agosto 1952 fu nominato amministratore apostolico della prefettura di Jia Yi (1952-1969). Muore il 28 febbraio 1973, all'età di 77 anni.

- Il vescovo Xie Shi Guang, del villaggio di Jiangzhuang, contea di Qingyuan, nella città di Baoding (Hebei)

- Il vescovo Huang Shou Cheng di Kang Xi, città di Fu'an (Fujian),

- Il vescovo Guo Xijin di Xi Yin, città di Fu'an (Fujian)

- Il Vescovo Zhan Silu di Ning De, città di  Ling Hou (Fujian)

La diocesi di Mindong appartiene alla città di Ning De che si trova nella parte nord-orientale della provincia del Fu Jian. È collegata a nord con la città di Wenzhou, a sud con Fuzhou, a est con il Mar Cinese orientale e a ovest con Nan Ping. Prima del recente accordo provvisorio fra Cina e Vaticano la diocesi di Mindong non era nota a molte persone, ma nella storia della Chiesa cinese essa ha diversi primati importanti: il primo sacerdote di nazionalità cinese è di Mindong; è anche la città natale del primo vescovo di nazionalità cinese, Luo Wen Zao (villaggio di Luo Jiang, città di Fu'an nel Fujian, che è anche il mio stesso villaggio); anche la  prima santa vergine della Chiesa cinese, Chen Zidong, è nata qui a Mindong (nel villaggio Xia Pi Ren, della citta’ di Fu'an, Fujian); è anche il luogo del sacrificio del protomartire cinese (San Francisco Fernández de Capillas, missionario domenicano spagnolo, che si ricorda il 15 gennaio)

I primi anni della rinascita della Chiesa negli anni '80 rappresentano il periodo di massimo splendore, con abbondanza di vocazioni: c'erano più di 600 consacrate (300 rimaste da prima della liberazione e più di 300 nuove vocazioni). Per esempio, le Suore della Carità del Sacro Cuore e la Congregazione delle Dominicane cinesi hanno le radici in questa terra fertile.

Alla fine del secolo scorso, per le ben note ragioni, coesistevano due gruppi, la Chiesa ufficiale e quella sotterranea. Di recente, dopo una nota da parte della Santa Sede, questi due gruppi hanno raggiunto la piena unità. Sommando i membri della Chiesa ufficiale (un vescovo e sette sacerdoti) e quelli della Chiesa sotterranea (un vescovo e 54 sacerdoti), ora la nostra diocesi ha più di 60 sacerdoti e più di 80.000 fedeli.

In tutti questi anni noi abbiamo perseverato nella strada "sotterranea". Per questo, l’accettazione del vescovo Zhan Si Lu come nostro vescovo oggi sembra contraddittoria, ma non lo è. Dal momento che tutti chiamano la Chiesa sotterranea come "Chiesa fedele", qual è il significato di questo essere "fedeli"? Essere fedeli significa fedeltà ad un’autorità superiore, alla tradizione ecclesiastica e al rappresentante di Cristo. All'inizio abbiamo scelto di percorrere la via "sotterranea" perché la Santa Sede non riconosceva i vescovi ufficiali, quindi anche noi abbiamo rifiutato la comunione sacramentale con loro. Oggi però noi riconosciamo anche i vescovi ufficiali come nostri vescovi, perché è un ordine del Pontefice: la ragione del rifiuto originale è esattamente la stessa del riconoscimento di oggi.

Certo, ognuno ha le proprie idee, ma l'idea rimane sempre un’idea, l'opinione è sempre un’opinione, ma non può costituire la ragione della disobbedienza. Quando la bambolina mi dice che "dopo aver resistito per tanti anni, cambio così facilmente” che cosa intende? Devo esprimere la mia protesta su Internet e rimanere fedele? Se è così, la fedeltà della nostra diocesi in questi 40 anni era fedeltà a chi? fedeltà ai propri gusti e alle proprie decisioni? Continuamente impegnati a lavorare e fare le opere di Dio, ci siamo dimenticati di Dio. Poiché siamo solo operai nella vigna del Signore Gesù, possiamo certo dare suggerimenti al padrone; se non possiamo farlo, abbiamo anche il diritto di dimetterci, ma non possiamo metterci al posto del padrone della vigna. La fede è la tua, ma la chiesa è di Gesù; rifiuti questo Papa e ti lamenti su Internet, ma alla fine a chi sei fedele, al diavolo?

Obbedire e ammirare sono due concetti diversi: il primo si situa ad un livello legale, mentre il secondo a un livello spirituale. Ognuno può avere le proprie idee e valori, ma questi non possono diventare la ragione per rifiutarsi di obbedire. Come sacerdote, più che le proprie preferenze, ciò che conta è la responsabilità nei confronti dei fedeli. Per tante questioni noi possiamo versare lacrime o ingoiare il rospo, ma dopo dobbiamo comunque insegnare con grande moderazione.

Se si parla sempre come si vuole, se si dice solo quello che si pensa, allora la bocca non diventa come un gabinetto, dove pigiando un bottone si butta fuori tutto? Nella storia dell’arte c'è un detto che dice così: la catarsi non è arte, l’arte è moderazione. Come per l’arte, questo vale anche per la gente! Se non si capisce questo punto, non serve molto dire di più, ci si spacca il cervello senza capirci nulla.

Il Vescovo Guo Xijin è un mio insegnante, tutto quello che io e gli altri nove studenti della mia classe abbiamo imparato sulla vita spirituale viene direttamente da lui: posso dire di conoscerlo molto bene!

Durante la nostra formazione, il vescovo Guo ci ha spesso detto: per scegliere questa strada dobbiamo sapere bene a cosa andremo incontro; lo scopo principale del nostro lavoro è cercare di custodire l’integrità della nostra fede, non per la ricerca dei nostri diritti o del nostro onore personale. Quando un giorno le relazioni tra Cina e Vaticano saranno normali, noi dovremmo farci da parte. Oltre ai fattori politici, va detto che la formazione che noi riceviamo non è così strutturata come quella della Chiesa ufficiale, la nostra preparazione intellettuale è sicuramente inferiore, ma questo non ci dà il diritto di diventare “sotterranei” quando è in gioco l’obbedienza e l’umiltà.

La nostra intera diocesi ha perseverato nella fede dalla fine degli anni '80 fino ad oggi, cercando di mantenere un dialogo positivo con il governo, per far capire loro che la nostra resistenza è solo per la fede, non per lo scontro. In questo modo, in questi 30 anni abbiamo cercato di mantenere un buon equilibrio tra il nostro essere buoni cittadini e buoni credenti, in diocesi non ci sono mai stati punti di vista o eventi estremi, i nostri fratelli sacerdoti sono estremamente uniti. L’altro ieri nel pomeriggio [il 13 dicembre scorso] il vescovo Guo, durante l’incontro con tutti i sacerdoti della diocesi, ha annunciato che d'ora in poi non servirà più la diocesi di Mindong come vescovo, chiedendo a tutti di accettare nella fede e obbedire al vescovo Zhan Silu. Nessuno dei preti presenti si è alzato in piedi e si è ribellato. Una diocesi come questa, una comunità come questa, non sono forse la prova della presenza costante di Dio?

Il vescovo Guo Xijin come ci ha insegnato all’epoca, così continua a farlo oggi, e tutti i nostri sacerdoti hanno fatto come lui ci ha insegnato: si può ancora dubitare di questa fedeltà? Questa è la grandezza del vescovo Guo Xijin, la grandezza di tutti i sacerdoti di Min Dong!

Gli uomini non possono considerarsi più intelligenti di Dio e interferire sul suo piano di salvezza. All'inizio della creazione Eva, per rendere gli esseri umani più intelligenti, ha mangiato il frutto dell'albero della saggezza, perdendo la sua virtù originale e lasciandoci nel peccato originale per migliaia di anni; Sara, per aiutare Abramo a realizzare il progetto di Dio il prima possibile, ha consegnato al marito la serva Agar, o come l’asina di Ismaele per il popolo, la benedizione di Dio per Abramo non venne direttamente da lui. La Bibbia così insegna, chi non la rispetta si vergogni!

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