22/05/2007, 00.00
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Rivolte nel Guangxi contro la sterilizzazione forzata

A marzo il governo di Bobai ordina multe e sterilizzazione per le donne che hanno violato la politica del figlio-unico. Negli scorsi giorni centinaia di contadini assalgono gli uffici pubblici e si scontrano con la polizia. Ieri “calma tesa”, dopo giorni di guerriglia urbana

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Fonti ufficiali parlano di “calma tesa” nella contea di Bobai (prefettura di Yulin nel Guangxi), dopo che nel fine settimana migliaia di residenti rurali hanno assalito gli uffici del governo, infuriati per l’irrigidimento della politica del figlio-unico. Centinaia di poliziotti, provenienti dalle zone vicine, controllano le strade.

Il 19 maggio la popolazione infuriata ha devastato gli uffici pubblici, distruggendo gli arredi e cercando di appiccare il fuoco. Ci sono stati scontri con la polizia con molti feriti da entrambe le parti e – secondo una fonte locale – anche “con alcuni morti non confermati”. Altre fonti parlano di auto incendiate e di decine di arresti. A distanza di giorni manca qualsiasi informazione ufficiale e le autorità e la polizia declinano commenti. Un testimone dice che la protesta sarebbe esplosa per la demolizione dell’abitazione di un contadino troppo povero per pagare la multa per la violazione della politica del figlio-unico: questi sarebbe andato al municipio per protestare, ma sarebbe tornato con le dita rotte, suscitando la sommossa.

La protesta è insorta dopo che a marzo il governo di Bobai ha disposto che tutte le donne dovessero essere sottoposte a controllo medico per vedere chi aveva violato la politica del figlio-unico, con una multa di mille yuan per chi non veniva. La direttiva prevede che chi ha violato tale politica deve pagare una multa ed essere sterilizzata con la forza. Il sito web del governo parla di 252 persone sottoposte a “misure per il controllo della popolazione” da marzo, espressione che in genere indica un intervento per impedire future gravidanze. Fonti locali dicono che i funzionari locali hanno agito con “estrema violenza”. Ad essi le autorità superiori avevano detto che per la loro carriera sarebbe stato decisivo il successo di questa campagna. La politica del figlio unico, applicata da fine anni ’70, prevede che ogni coppia possa avere un solo figlio, due per le famiglie rurali se il primo è femmina.

Altre fonti dicono che nei giorni scorsi ci sono state proteste e scontri in almeno quattro municipalità della contea (quali Yingqiao e Dungu), con danni e feriti.

 “A chi non può pagare la multa – dice una fonte locale al quotidiano South China Morning Post – è stata perquisita la casa e sequestrato ogni bene. Alcuni [poliziotti] hanno aperto un grande buco nel tetto di una casa perché l’abitante non  aveva potuto pagare”. Altre fonti dicono che a chi non ha pagato la polizia ha demolito mobili e suppellettili e portato via persino le scorte di cibo.

Ora le autorità pubbliche si rifiutano di incontrare i dimostranti.

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