Represse le voci critiche sulla pandemia, mentre gli esperti dell'Oms sono a Wuhan
Sparite due donne che chiedevano trasparenza per la campagna di vaccinazione. Condanne per giornalisti e attivisti. Colpiti anche avvocati e attivisti per i diritti umani. Gli esperti dell’Oms visitano il mercato del pesce a Wuhan, dove alcuni suppongono si sia diffuso il virus.
Pechino (AsiaNews) – Le autorità continuano a reprimere il dissenso legato alla gestione della pandemia da Covid-19. Ciò malgrado la presenza a Wuhan degli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità, chiamati a indagare sulle origini del coronavirus. È quanto ha riportato ieri Chinese Human Rights Defenders (Chrd) nel suo ultimo report sul rispetto dei diritti umani in Cina.
Hua Xiuzhen, una donna di Shanghai, è scomparsa il 13 gennaio, dopo essere stata arrestata dalla polizia del distretto cittadino di Yangpu. Hua ha chiesto più trasparenza dal governo per i programmi di vaccinazione, come quello per il Covid. È la stessa richiesta fatta da He Fangmei, una cittadina dell’Henan sparita dalla circolazione lo scorso ottobre. Entrambe hanno figli rimasti debilitati dopo l’iniezione di un vaccino difettoso.
La stretta del governo sulla pandemia ha colpito anche i giornalisti. Zhang Zhan, che ha raccontato il lockdown a Wuhan, è stata condannata a quattro anni di carcere per aver “creato disordini”. Dei suoi colleghi Fang Bin e Chen Qiushi non si hanno notizie da tempo.
Chen Mei e Cai Wei, due attivisti che hanno provato a conservare informazioni sulla pandemia censurate dalle autorità, sono ancora agli arresti. Anche Xu Zhiyong e Ding Jiaxi sono in prigione per aver criticato il modo in cui Xi Jinping ha gestito l’emergenza sanitaria. Xu e Ding sono due noti esponenti del Movimento dei nuovi cittadini.
Il regime ha preso inoltre di mira alcuni avvocati per i diritti umani. Il 15 gennaio Lu Siwei si è visto ritirare la licenza per svolgere la pratica legale. Il suo collega Ren Quanniu è invece sotto procedimento disciplinare. Lu e Ren hanno difeso alcuni dei 12 attivisti pro-democrazia di Hong Kong arrestati nel Guangdong in agosto. Un altro avvocato, Xi Xiangdong, rischia di perdere la licenza professionale: egli ha rappresentato diverse famiglie vittime di abusi da parte delle autorità, oltre al noto dissidente Wang Quanzhang.
Il 29 gennaio è scomparso anche Guo Feixiong, un prigioniero di coscienza imprigionato per sei anni e sotto costante controllo della polizia dalla sua scarcerazione nell’agosto del 2019. Guo aveva iniziato uno sciopero della fame il 28 gennaio; si trovava nell’aeroporto Pudong di Shanghai. Le autorità gli hanno impedito di raggiungere negli Usa la moglie malata di cancro.
Il giro di vite del governo arriva mentre il team investigativo dell’Oms continua a raccogliere informazioni sulla diffusione del Covid a Wuhan, dove il morbo polmonare è apparso la prima volta. Ieri, tra stretti controlli delle forze dell’ordine, i 14 esperti hanno visitato il mercato del pesce di Huanan, dove alcuni suppongono si sia diffuso il virus.
Gli investigatori hanno chiesto accesso a due laboratori cittadini di epidemiologia. Diversi osservatori dubitano però che il governo cinese collaborerà appieno con gli esperti Oms. I familiari delle vittime del Covid-19 a Wuhan esigono di incontrare il team Oms. Il governo cinese si oppone alla richiesta: un ulteriore ostacolo allo svolgimento della missione internazionale.