Ranchi: un ospedale per i poveri e i tribali, “monumento di misericordia”
In risposta all’appello di papa Francesco, mons. Theodore Mascarenhas, vescovo ausiliare di Ranchi, parla del progetto di struttura sanitaria che sorgerà a Mandar. Il piano prevede un ospedale da 400 posti letto, un’università medica e una scuola per infermieri. Inoltre ci sarà un dormitorio per i dipendenti, la farmacia e un “reparto della misericordia” del tutto gratuito. Il costo del progetto è di 46,5 milioni di euro.
Ranchi (AsiaNews) – Costruire un ospedale per i poveri e i tribali, che fornisca prestazioni sanitarie di qualità, con personale medico preparato e attento ai bisogni e al benessere degli emarginati. È l’obiettivo del Constant Lievens Hospital and Medical College, una struttura ospedaliera da 400 posti letto in fase di costruzione a Mandar, nell’arcidiocesi di Ranchi (Stato del Jharkhand). Ad AsiaNews mons. Theodore Mascarenhas, vescovo ausiliare della diocesi e promotore dell’iniziativa, parla con entusiasmo del progetto, che risponde all’invito lanciato da papa Francesco a tutte le diocesi del mondo a costruire un “monumento di misericordia” durante l’Anno giubilare. Il vescovo sottolinea anche la difficoltà nel reperire fondi e lancia un appello tramite AsiaNews: “Stiamo lottando per avere i finanziamenti necessari. Per favore, aiutateci a promuovere e pubblicizzare il nostro impegno in favore dei poveri in India”.
L’ospedale nasce dall’iniziativa della Cbci Society for Medical Education North India, una ong della Chiesa cattolica indiana. Esso sorgerà al posto di una struttura, ormai dimessa, costruita nel 1947 dalla Medical Mission Sisters Congregation e donata alla diocesi. Il vecchio edificio dispone di circa 100 posti letto e necessita di una profonda ristrutturazione. Sarà affiancato da un nuovo complesso formato dall’ospedale vero e proprio, le cucine, un dipartimento di ricerca medica e un altro di patologia con indagini di biologia molecolare, la farmacia, un laboratorio per le trasfusioni di sangue e un dormitorio per il personale.
Accanto alla struttura sanitaria, ci saranno anche un college medico e una scuola per infermieri. In totale, opereranno 251 figure professionali, di cui 50 medici, 135 infermieri e 66 paramedici. L’obiettivo dei promotori, dice mons. Mascarenhas, è “curare e confortare coloro che soffrono con compassione e rispetto, come Gesù ci ha insegnato, con uno sguardo particolare ai diritti e alla dignità dei tribali e degli emarginati”.
La scelta del luogo, spiega il vescovo, “non è casuale”. Il Jharkahand è tra gli Stati più poveri di tutta l’Unione. È abitato in maggioranza da popolazioni tribali povere e analfabete, tra le quali il tasso di mortalità natale e infantile è elevatissimo.
Secondo i dati della Cbci Society for Medical Education North India, nello Stato il 43,96% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà; il 12,5% degli abitanti soffre per la mancanza di cibo, a fronte di una media nazionale del 2,3%.
Per quanto riguarda poi l’accesso alle cure mediche, quasi l’80% delle nascite avviene ancora in casa, in condizioni sanitarie precarie. Inoltre il tasso di mortalità durante il parto è elevato sia per i bambini che per le madri.
Il costo totale del progetto, conclude il vescovo, “è di 3,5 miliardi di rupie [46,5 milioni di euro, ndr]. Comprende anche la costruzione di un ‘reparto della misericordia’, che offrirà cure mediche in modo del tutto gratuito e si finanzierà attraverso i costi degli altri reparti. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.
Per le donazioni, contattare l’arcidiocesi all’indirizzo email cbciranchi@gmail.com
01/02/2019 12:37