19/01/2021, 12.02
BANGLADESH
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Rajshahi, p. Khokon Christopher Baro, neo-sacerdote Oraon

di Sumon Corraya

È stato ordinato il 15 gennaio scorso. Cinque giorni prima, 11 membri della sua famiglia si sono fatti battezzare. P. Khokon ha conosciuto il cristianesimo nel 2000, in una scuola cattolica. “Attratto dalla vita dei missionari del Pime e dei sacerdoti locali”. Nella sua parrocchia, quest’anno saranno battezzati 500 adulti.

Naogaon (AsiaNews) – La Chiesa del Bangladesh cresce molto velocemente, frutto dell’instancabile e generoso lavoro dei missionari. Ogni anno si aggiungono nuovi membri e fra loro emergono anche vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa. Il p. Khokon Christopher Baro, 37 anni, è uno degli esempi più recenti: la sua ordinazione sacerdotale fra i religiosi dell’Holy Cross è avvenuta lo scorso 15 gennaio nella cattedrale di Rajshahi. Fino al 2000, quando aveva 16 anni, egli non sapeva nemmeno cosa fosse il cristianesimo: ha scoperto la fede cristiana andando a vivere quell’anno in un collegio e una scuola gestita dalla Chiesa

P. Khokon è nato in una famiglia della tribù Oraon nel villaggio di Laxmidanga e ha seguito sempre la religione tribale, che adora gli spiriti, l’albero sacro, la natura. Ma guardando alla vita dei cristiani, ne è rimasto colpito e ha espresso varie volte il suo desiderio di diventare anche lui discepolo di Gesù.

“Sono rimasto attratto – racconta ad AsiaNews – dalla vita dei missionari del Pime e dei sacerdoti locali, dal loro impegno, la morale, il loro stile di vita e la preghiera. Così ho cominciato a leggere la bibbia e ho scoperto la persona di Gesù Cristo. Subito ho detto che volevo farmi battezzare, ma i sacerdoti mi hanno consigliato di aspettare. Sono stato battezzato nel 2006 e in seguito sono entrato nel seminario dell’Holy Cross. Apprezzo molto i sacerdoti e le suore: essi si impegnano con ricchi e poveri per nutrirli di cibo spirituale”.

I missionari del Pime, alcuni sacerdoti e suore locali hanno iniziato l’evangelizzazione del villaggio di Laxmidanga nel 1973. Il Pime ha lasciato la parrocchia nel gennaio 2020. L’ultimo parroco, il missionario p. Emilio Spinelli ha consegnato la parrocchia a un sacerdote diocesano. Tutti questi decenni sono stati molto fruttuosi. A Buthahara è sorto il primo centro di preghiera nel 2007. Oggi la parrocchia di Buthahara ha 4500 cattolici. Ogni anno ci sono oltre 500 nuovi battezzati, distribuiti in 50 villaggi. Da questa parrocchia sono sbocciate le vocazioni di cinque suore e il primo sacerdote, p. Khokon.

“Quando ho detto ai miei genitori e fratelli e sorelle che volevo diventare cristiano, nessuno di loro ha messo degli ostacoli. Quando sono entrato in seminario, ai primi voti e al diaconato hanno partecipato alla festa ed erano felici. Mentre ero in seminario, molti sacerdoti e suore hanno visitato la mia casa al villaggio. Così, anche i miei fratelli, gli zii, le zie e altri parenti sono stati attratti dalla fede cristiana. Il 10 gennaio scorso, cinque giorni prima della mia ordinazione, ho battezzato 11 miei parenti”. Il padre e la madre di p. Khokon sono morti nel 2015 e nel 2016. Ma egli è sicuro che “se fossero vivi, avrebbero anche loro ricevuto Gesù”.

P. Swapan è vice-parroco di Bhutahara. Fa notare che “la nostra parrocchia ha grandi opportunità per accrescere il numero dei credenti. L’anno scorso hanno ricevuto il battesimo 250 adulti; quest’anno saranno più di 500. E anche le vocazioni stanno crescendo”.

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