24/04/2024, 10.49
SRI LANKA - IRAN
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Raisi in Sri Lanka per rafforzare la cooperazione fra Teheran e Colombo

di Melani Manel Perera

Visita lampo di rientro dal Pakistan nell’isola per il leader iraniano. Al centro della giornata la firma di cinque memorandum di intesa (MoU) e l’inaugurazione di una centrale idroelettrica. Analisti sottolineano il tentativo della Repubblica islamica di rafforzare i rapporti con l’Asia del sud in una fase di tensioni in Medio oriente, con pesanti ripercussioni sul commercio internazionale. 

Colombo (AsiaNews) - Rafforzare i legami bilaterali grazie alla firma di cinque Memorandum di intesa (MoU) e inaugurare una centrale idroelettrica da 514 milioni di dollari, la “Uma Oya Multipurpose Development Project”. Sono i temi al centro della breve visita ufficiale in programma oggi del presidente iraniano Ebrahim Raisi a Colombo su invito dell’omologo srilankese Ranil Wickremesinghe, dopo aver trascorso tre giorni in Pakistan nel tour dedicato ai Paesi dell’Asia del sud. L’evento principale della giornata sarà l’apertura ufficiale nel corso di una cerimonia pubblica dell’impianto energetico, meglio noto con l’acronimo Uomdp. 

Quella di Raisi è la prima visita di un presidente della Repubblica islamica nell’isola dal 2008, quando alla guida dell’Iran vi era il leader ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad. Analisti e commentatori in Sri Lanka sottolineano la decisione di Raisi di fare tappa nell’isola in una fase di profonda tensione nell’area mediorientale e nel Golfo, con gravi ripercussioni sui commerci internazionali che colpiscono la stessa Colombo in particolare per il traffico di tè. Ciononostante, la presenza di Raisi è un segnale “dell’importanza” attribuita dalla Repubblica islamica all’isola. 

Il progetto della centrale idroelettrica risale al 2010, sebbene l’iter che ha portato alla sua realizzazione abbia subito nel tempo ritardi e ostacoli, a partire dal prosciugamento dei fondi dopo uno stanziamento iniziale di 50 milioni di dollari a causa delle sanzioni statunitensi a Teheran. I provvedimenti restrittivi delle cancellerie occidentali hanno infatti reso più difficile il trasferimento di denaro e costretto Colombo a finanziare l’opera per la parte rimanente. A questo si sono poi aggiunti ulteriori ritardi legati alla pandemia di Covid-19, ai timori legati all’impatto ambientale del progetto stesso e le proteste degli abitanti dei villaggi interessati. In particolare, per la realizzazione di un tunnel che collega il serbatoio alla centrale, che ha determinato un grave drenaggio delle acque sotterranee, smottamenti in almeno 10 villaggi di Bandarawela e 1200 case danneggiate. 

Il complesso di Oma Oya è costituito da dighe lungo il corso del fiume Dalgolla Oya e canalizzazione dell’acqua su un tunnel di 4km a Mathatilla Oya dove è presente un’altra diga per convogliare l’acqua fino alla centrale elettrica di Uma Oya. Il progetto aggiungerà 120 megawatt alla rete nazionale, fornendo acqua a 6mila ettari di terreni agricoli e acqua potabile a migliaia di famiglie in tre distretti, come spiega in una nota l’ufficio del presidente a Colombo.“La cerimonia [di inaugurazione], presieduta dai presidenti dell’Iran e dello Sri Lanka, simbolizzerà la cooperazione - conclude la nota di Colombo - tra le due nazioni in questo significativo sforzo infrastrutturale”.

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