06/09/2006, 00.00
INDONESIA
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Poso, i giorni di Tibo e compagni "sono contati"

di Benteng Reges

Lo ha detto ieri il capo della polizia nazionale indonesiana dopo un incontro a porte chiuse del Parlamento. Non si ferma la violenza nelle Sulawesi: una bomba uccide un cristiano locale.

Poso (AsiaNews) – E' di nuovo in pericolo il destino di Fabianus Tibo, Marinus Riwu, e Dominggus "Domi" da Silva, i tre cattolici condannati a morte perché accusati del massacro di musulmani avvenuto a Poso nel 2000.

Il capo della polizia nazionale, generale Sutanto, ha detto ieri che "la polizia è pronta per l'esecuzione ed attende solo che siano conclusi i processi amministrativi necessari, preparati dall'Ufficio del procuratore delle Sulawesi centrali".

I tre si sono sempre detti innocenti e sono moltissimi i testimoni a loro favore che non sono stati ascoltati nel corso del processo, così come sono molte le voci nazionali ed internazionali che chiedono una riapertura del loro processo. La data della loro esecuzione è stata spostata diverse volte, anche grazie alle pressioni internazionali e della Santa Sede.

Il militare ha parlato della condanna a morte dei tre dopo un incontro a porte chiuse avvenuto all'interno del Parlamento. "I loro giorni sono contati – ha aggiunto – dato che la seconda richiesta di clemenza al presidente è stata respinta. Il motivo del rifiuto di grazia si spiega con il fatto che non sono passati due anni dalla prima richiesta come previsto dalla legge".

Il generale ha detto quindi di attendere il via libera del procuratore: "Noi siamo solo gli esecutori materiali, uno strumento nelle mani della giustizia".

Un'altra conferma dell'imminente esecuzione proviene dal nuovo capo della polizia nella provincia, Badrootin Haiti, ex Sovrintendente capo della polizia provinciale di Banten, che ha sostituito a fine agosto il generale Oegroseno, una delle voci più autorevoli tra quelle che chiedono la verità sul conflitto interreligioso del 1999-2001 a Poso. Il generale è anche un convinto sostenitore della necessità di sospendere la condanna a morte dei cattolici. "Siamo pronti – ha detto Haiti – e la richiesta ufficiale di giustiziarli sta per arrivare".

Nel frattempo, non si ferma la violenza nelle Sulawesi. Questa mattina, una bomba esplosa nel villaggio di Tangkura, a 20 chilometri da Poso, ha ucciso John Tabeni, residente cristiano di 50 anni. La polizia è sul luogo e sta cercando di individuare l'autore dell'attentato.

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