14/06/2005, 00.00
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Piccoli superstiti dell'inondazione tornano a scuola

Ningan (AsiaNews/Scmp) – Più di 100 scolari della scuola elementare nell'Heilongjiang, colpita giorni fa a una violenta inondazione, sono tornati per la prima volta a scuola. Intanto prosegue la tensione fra genitori e governo sul bilancio delle vittime e sulle responsabilità.

Xu Dejun, responsabile locale dell'educazione ha dichiarato che circa 150 studenti della scuola elementare centrale di Shalan si sono presentati ieri in classe. Le autorità affermano che venerdì 10 giugno, nella fulminea inondazione della scuola sono morte 92 persone – 88 alunni e 4 insegnanti. I genitori delle vittime non credono alle cifre ufficiali e affermano che sono state uccise 200 persone. Per questo continuano la loro protesta a Ningan chiedendo la verità.

Cao Yanbai, vicedirettrice del dipartimento di propaganda nella città di Mudanjiang dice invece che "la gente non ha ragione. Dobbiamo credere al governo. Il nostro conto delle vittime è accurato, ma non sappiamo quante persone sono disperse. È difficile registrare tutti gli abitanti perché la paura del disastro ha spinto molti ad andare via".

Più di 40 bambini sono ricoverati all'ospedale n. 2 di Ningan, altri sono nell'ospedale di Mudanjiang.

L'agenzia Xinhua ha affermato ieri che il bilancio delle vittime potrebbe salire, dato il gran numero di dispersi.

Cao ha anche assicurato che le operazioni di ricupero sono ancora in corso ed è iniziata la ricostruzione. Per costruire una nuova scuola occorreranno almeno 200 milioni di yuan (circa 20 milioni di euro). La piena di acqua e fango ha prodotto danni per 140 milioni di yuan ai 7.200 abitanti (raccolti in circa 3100 famiglie). Almeno 1300 ettari di coltivazioni sono state distrutti e la produttività di altri 1000 ettari è compromessa al 50%.

Il governatore di Heilongjiang ha detto che è pronto ad assumersi ogni responsabilità dimostrata e che accetterà ogni punizione dal governo centrale.

Intanto circa 200 parenti dei bambini morti continuano il loro sit-in fuori dell'obitorio di Ningan e chiedono giustizia al governo. Gli abitanti accusano le autorità di non aver fatto tutto il dovuto per salvare la vita dei loro figli.

Sun Yanling e suo marito Wang Qijun hanno salvato 19 bambini, in età dai 16 mesi a 5 anni. I bambini erano ospiti dell'asilo da loro retto. Wang racconta: "Quando è arrivata la piena, l'unica cosa che ho pensato è come salvare quelle piccole vite. Grazie a mia moglie e a un vicino bravissimo, abbiamo salvato quasi tutti. Un piccolo di 4 anni, purtroppo, è stato trascinato via dall'acqua. Il suo corpo è stato ritrovato il giorno dopo". La signora Sun aggiunge: "Ho gridato come una pazza per chiedere aiuto. Il mio asilo era a pochi metri dal municipio. Ho visto alcune persone che ci guardavano dal tetto di un vicino edificio, ma nessuno è venuto ad aiutarci. Se solo ci fosse stata almeno un'altra persona, quel bambino non sarebbe morto. Abbiamo visto molta irresponsabilità nei rappresentanti governativi e nei maestri. Ma abbiamo anche incontrato alcune persone davvero di buon cuore".
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