21/04/2004, 00.00
Vietnam
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Persecuzione del governo verso mennoniti e buddisti

Ho Chi Min City (AsiaNews/EDA) - Non sembra trovare pausa l'ostilità delle autorità governative del Vietnam nei confronti di ogni attività religiosa. A Pasqua la polizia è intervenuta in varie località per impedire la celebrazione di culti delle comunità protestanti mennonite, mentre si è avuta ora notizia che a fine marzo è stato impedito un incontro tra una delegazione statunitense ed un religioso buddista, alto esponente della Chiesa buddista unificata.

A Thanh Phu (nel distretto di Vinh Cuu), in uno degli interventi contro la comunità mennonita, che non e' riconosciuta dal governo tra quelle che fanno parte della Chiesa evangelica del Vietnam e per questo è considerata illegale, è stato anche arrestato il catechista Truong Tri Hien, del quale, da allora, non si hanno notizie. Egli stava guidando il culto di un'ottantina di fedeli quando è intervenuta la polizia che ha impedito la celebrazione e chiuso il luogo per impedire l'ingresso di altri fedeli. Non si hanno più notizie neppure del pastore della comunità di Kontum, anch'egli bloccato durante una celebrazione pasquale. Fatti analoghi sono avvenuti nella provincia di Kien Giang, dove si teme che il pastore Huynh, incaricato della comunità,  sia stato minacciato. A Saigon, infine, l'intervento della polizia ha riguardato la casa del pastore Nguyen Hong Quang, ben noto come dissidente. Agenti di polizia sono andati a perquisire la sua casa, dove erano riuniti una ventina di cristiani "montagnard", già vittime di altre vessazioni. Il pastore è però riuscito a non far entrare la polizia, che temeva avrebbe arrestato i presenti, dando soltanto i loro nomi, senza indicare gli indirizzi.

E' accaduto ad Hué, invece, l'"incidente stradale" che ha impedito l'incontro di una delegazione statunitense, composta di membri dell'ambasciata di Hanoi e del consolato generale di Ho-Chi Minh City, ed il venerabile Thich Thien Hanh, agli arresti domiciliari nella pagoda di Bao Loc dal'ottobre 2003. Il 29 marzo, all'ora dell'appuntamento, agenti della polizia in uniforme e membri del partito in borghese hanno circondato la pagoda e chiuso gli ingressi. Mentre venivano bloccate anche altre due pagode, un finto incidente stradale ha bloccato il traffico della zona, imbottigliando la macchina della delegazione statunitense. Di fronte poi alle affermazione della polizia, che diceva di non poter garantire la loro sicurezza, gli americano sono tornati indietro.

Il 7 aprile il portavoce dell'ambasciata Usa, Tom Carmichael, confermava l'accaduto dicendo che  ''membri della nostra ambasciata e del nostro consolato generale non avevano avuto la possibilità di incontrare i rappresentanti di alcuni gruppi religiosi, ciò che è apparentemente il risultato di un'azione di polizia". Il venerabile Thich Thien Hanh conduce dagli inizi degli anni '90 una lotta vigorosa per ottenere dallo Stato l'indipendenza della Chiesa buddista unificata, che e' una branca indipendente del buddismo. Egli è bloccato nella pagoda da quando è stato nominato segretario generale dell'istituto per il clero, una delle due istanze dirigenti della sua Chiesa, con un ordine verbale della polizia locale, mai confermato da un documento scritto, e malgrado una lettera di protesta del religioso alle autorità del Paese.

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