01/12/2005, 00.00
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Pechino invita chimici delle UN per testare le acqua inquinate

Il governo cinese mostra segni di preoccupazione per l'inquinamento del fiume Songhua. Dopo quasi venti giorni dall'esposione della fabbrica petrolchimica di Jilin, causa dell'inquinamento del fiume Songhua, le autorità cinesi chiedono a chimici delle Nazioni Unite di analizzare le acque.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Il governo cinese perde di mano la situazione, e chiama in aiuto le Nazioni Unite affinchè testino le acque inquinate del fiume Songhua. Le sostanze tossiche scaricate nel fiume il 13 novembre scorso avranno un impatto ambientale a lungo termine e non solo su territorio cinese. Il fiume inquinato è infatti affluente del fiume Amur e anche la Russia inizia a preoccuparsi.

Jiang Wenlai, dell'Accademia cinese delle scienze agricole, cerca di tranquillizzare la popolazione e afferma che "le sostanze tossiche scaricate nel fiume nella zona di Jilin non sono poi così tante e la massa d'acqua inquinata, nei 10 giorni impiegati per arrivare ad Harbin, si è diluita ed è meno tossica - continua Wenlai - e quando arriverà al fiume Heilong (Amur) non causerà grossi problemi perchè la concentrazione di sostanze tossiche sarà ampliamente diminuita".

Ma il Wwf della Russia dice che in questo momento gli 80 kilometri del corso inquinati dalle sostanze tossiche del fiume Heilong sono già una catastrofe ecologica.

Ilya Mitasov, portavoce governativa della sede Mosca dice che l'evaporazione è l'unico modo per depurare il fiume dalle sostanze tossiche. L'evaporazione avviene solo a partire da 20 gradi. La temperatura attuale dell'acqua è solo di 10 gradi ed in alcune parti è ghiacciato. "Il benzene rimarrà nell'acqua ghiacciata fino a questa primavera, e allora la situazione potrebbe sfuggire di mano" sostiene Mitasov.

Il ministro della sanità Gao Qiang appare ottimista, ieri ha detto che l'Amministrazione dello stato per la protezione ambientale e altri enti possono monitorare e ripulire il fiume dalle sostanze inquinanti. Ma Zhou Linbo deputato direttore dell'ufficio ambientale di Harbin, ribatte "le autorità cinesi non hanno idea dell'impatto che le sostanze chimiche, in particolare il nitrobenzene, hanno sul sistema ecologico del fiume". Le autorità cinesi, hanno però chiesto aiuto alle Nazioni Unite, ciò significa che iniziano ad essere meno sicuri di avere sotto mano la situazione.

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