30/10/2006, 00.00
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Pechino e i Paesi dell'Asean: una zona di libero scambio entro il 2010

Si riafferma il progetto del mercato comune, nell'anniversario dei rapporti fra la Cina e i Paesi del sud est asiatico, passati in 15 anni da una forte concorrenza economica e politica a un legame di partnership privilegiato.

Nanning (AsiaNews/Agenzie) – La Cina e i paesi del sud-est asiatico sono ormai decisi a far nascere una zona di libero scambio entro il 2010. La bozza di un documento preparato per l'incontro fra Pechino e i paesi dell'Asean (30-31 ottobre) a Nanning (Jiangxi) , riafferma con chiarezza la "determinazione" nello stabilire tale zona per "il 2010, come programmato". La futura area di libero scambio sarà gigantesca: una popolazione di oltre 2 miliardi di persone e un Prodotto interno lordo di più di 2 mila miliardi di dollari Usa.

Secondo la bozza, entro il 2010 parteciperanno all'area di libero scambio i 6 Paesi più sviluppati dell'Asean (Brunei, Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore, Thailandia); per il 2015 gli altri: Cambogia, Laos, Myanmar, Vietnam.

Nell'incontro di questi giorni si celebra anche il 15° anniversario dei rapporti fra Cina e Asean. I rapporti erano iniziati con un patto di non aggressione e di dialogo sulle isole Spratly, nel Mar Cinese meridionale, rivendicate da Pechino, Taiwan e 4 paesi dell'Asean (Vietnam, Filippine, Brunei, Malaysia). Ma ormai i rapporti economici e di sicurezza antiterrorismo crescono sempre di più.

Anche il sospetto verso la Cina ("il dragone"), un tempo guardata come un terribile concorrente dai "piccoli dragoni", adesso è diminuito, sebbene non scomparso del tutto. La Cina infatti continua ad essere il Paese che assorbe la maggioranza degli investimenti stranieri nell'area, sebbene sia divenuta il 4° partner economico dell'Asean, dopo Stati Uniti, Giappone, Unione Europea.

Dal '99 ad oggi Pechino è riuscita a farsi accettare come partner strategico dell'area, grazie a mirate politiche di scambio economico e di aiuti.

Nel 2005, un quinto delle esportazioni filippine sono andate alla Cina (nell'87 era solo l'1,54%); nello stesso periodo, Singapore ha visto un aumento da 2,57 al 9,52%; Malaysia dall'1,56 all' 11,32%; Indonesia dal 2 all'8,2%; Thailandia dal 3,35 all'8,28%.

Nello stesso periodo, i paesi dell'Asean hanno iniziato a comprare prodotti dalla Cina. Nel 2005 il volume degli scambi Cina - Asean è stato di 130 miliardi di dollari Usa. La Cina ha promesso che per il 2010 il volume raggiungerà la cifra di 200 miliardi di dollari Usa.

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