21/03/2007, 00.00
CINA
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Pechino cerca un partner per costruire un airbus gigante

Prevista la realizzazione di aerei di classe jumbo. Pechino non ha la necessaria tecnologia e spera di avere come partner ditte leader straniere. Intanto già produce un aereo passeggeri da 60 posti, per le linee interne e per venderlo ai Paesi in via di sviluppo. Nel 2008 produrrà un aereo di medio raggio da 80-100 posti.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La Cina vuole costruire un airbus gigante da oltre 150 posti e competere con i leader mondiali Boeing e Airbus. Ma per realizzare il progetto cerca un partner estero che possieda la necessaria tecnologia.

Il progetto è stato approvato come “priorità di lungo termine” dal Consiglio di Stato il 26 febbraio, ma reso noto solo nei giorni scorsi. Le fabbriche cinesi già realizzano parti degli aerei di Boeing e di Airbus. Esperti osservano che Pechino dovrà prima realizzare un aereo capace di trasportare circa 150 persone, come il Boeing 737 o l’Airbus A320. Poi costruirà un aereo ancora più grande, come i jumbo. Si prevede una spesa tra 50 e 60 miliardi di yuan (6-8 miliardi di dollari) per realizzare il progetto entro il 2020. Luo Zhenan, vicesegretario generale della Camera di commercio cinese per l’Industria aviatoria, parla di 20 anni. Dovrebbero esserci due distinti centri di ricerca e sviluppo: si parla di Shanghai per un aereo commerciale e di Xian (Shaanxi) nella Cina centrale per gli apparecchi militari. Ma anche di Chengdu e di Shenyang, città con una tradizione per l’aviazione.

Ma il principale problema appare la creazione della compagnia che realizzerà il progetto. Pechino cerca la collaborazione di una ditta estera in possesso della tecnologia necessaria e non è celato il tentativo di lavorare con la Boeing o la Airbus. Liu Daxiang, vicedirettore del dipartimento scienza e tecnologia della statale China Aviation Industry Corp. I (Avic I), leader  del settore, ha dichiarato che si prevede di comprare i motori da ditte estere.

Derek Sabudine, dirigente del Centro per l’aviazione dell’Asia-Pacifico con base a Sidney, commenta al South China Morning Post che per la Cina sarebbe vantaggiosa “una joint venture o una condivisione della tecnologia” con la Boeing o l’Airbus, o magari con entrambe.

Pechino può permettersi di investire grandi fondi nel progetto, perché ha bisogno di questo aereo per il proprio trasporto interno. La compagnia nazionale Air China ha avuto 33,97 milioni di passeggeri nel 2006 (+14,2%), con un profitto netto stimato di 2,7 miliardi di yuan (circa 347 milioni di dollari) nonostante l’aumento del costo del carburante. Ha introdotto 35 nuove rotte, anche internazionali. Per soddisfare la crescente domanda, esperti prevedono che fino al 2025 la Cina dovrà comprare 2.230 nuovi aerei. Ancora maggiori le stime della Airbus, che dal 2006 al 2025 prevede che la Cina comprerà 2.929 grandi aerei per un valore di 349 miliardi di dollari.

Intanto la Avic ha già iniziato la costruzione di un aereo per trasporti regionali, l’ARJ-21 (advanced regional jet), che porterà tra 78 e 105 persone. Il giornale statale China Daily prevede che compirà il primo volo nel marzo 2008 e ci sono già richieste per 70 aerei. Ma i motori del nuovo jet e molte altre parti saranno fatti da imprese estere. Pechino spera di ottenere lo stesso per il nuovo jumbo, in attesa di sviluppare la tecnologia necessaria.

La Avic I già costruisce gli aerei militari da caccia J-10 e l’aereo passeggeri da 60 posti MA60 che vende alle linee aeree locali e a Paesi in via di sviluppo.

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