Patriarcato di Mosca, "licenziato" l'arciprete Chaplin: Contrasti tra me e il Patriarca Kirill
Mosca (AsiaNews) - In pieno contrasto con il patriarca di Mosca, Kirill, l’arciprete Vsevolod Chaplin è stato rimosso dal suo incarico di capo del dipartimento sinodale per i rapporti tra la Chiesa e la società, per decisione del Sinodo lo scorso 24 dicembre. A detta del rappresentante della Chiesa russa, il suo licenziamento è legato a differenze di posizioni con il primate ortodosso. “Ho provato a dire a Sua Santità che il tono delle relazioni con lo Stato che la Chiesa tende ad avere è sbagliato. - dichiara Chaplin a Interfax-Religion - Dobbiamo essere più critici nei confronti delle azioni immorali e ingiuste compiute dalle autorità, dobbiamo essere più diretti quando parliamo alla società, in nessun caso dobbiamo adulare strutture che sfidano la fede ortodossa così chiaramente come l’attuale amministrazione ucraina. In generale non dobbiamo temere di entrare in conflitto con coloro che detengono il potere nel mondo”.
La seconda sfera in cui Chaplin sostiene di essere in contrapposizione con il Patriarca è l’amministrazione ecclesiastica. “Molte decisioni sono fatte senza sistematicità, senza consultazioni con l’establishment sinodale, all’interno di lobby, in fretta. - ha denunciato l’arciprete - Non si può fare così. Un sistema che funziona in questo modo sicuramente sbaglierà”. Chaplin sostiene di aver avvertito di questo problema molte persone, ma che non è mai stato ascoltato. “Credo che l’amministrazione della Chiesa e il tono delle sue posizioni debbano essere riformate. - aggiunge - Parlando dell’efficacia di specifiche strutture ecclesiastiche, bisogna dare prima di tutto attenzione all’enorme numero di servitori che circonda Sua Santità e lo staff che è stato formato senza alcuna discussione”.
Secondo i media russi, il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ha fondato, il 24 dicembre, il dipartimento per le relazioni tra la Chiesa, la società e i mass media, di fatto cancellando il dipartimento guidato da Chaplin. La decisione è stata presa per “ottimizzare il lavoro e aumentare l’efficacia e anche per regolamentare i nostri processi paralleli nel lavoro dell’establishment sinodale”. La nuova struttura è guidata da Vladimir Legoyda, portavoce del Patriarcato.
“Credo che la mole di lavoro che è stato effettivamente fatto nel dipartimento che ho creato e guidato sia senza precedenti nella nostra Chiesa. - commenta Chaplin - Sono felice di prendere una boccata di aria fresca e spero di avere un po’ di tempo libero”. Definendosi un uomo libero "ora con molta più libertà", il sacerdote si dice convinto che nessuno prenderà le sue difese nella Chiesa e che non è chiaro quale futuro lo attende all’interno delle strutture del Patriarcato “Comunque, in questa situazione è meglio dire la verità che aspettare qualcosa di buono per sempre”, conclude parlando con Interfax.
Di recente, il direttore della rivista del Patriarcato di Mosca, Serghei Chapnin, ha puntato il dito contro il “nuovo silenzio” a cui il patriarca Kirill ha costretto la Chiesa russa. “Nello spazio pubblico risuona di fatto una sola voce, quella del patriarca Kirill”, ha scritto Chapnin, notando che “tutti gli altri per lo più tacciono, non si permettono dichiarazioni dettagliate, solo brevi commenti”. Il giornalista è stato licenziato dopo pochi giorni.