22/07/2009, 00.00
VATICANO
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Papa: sta bene ed è di buon umore, ma non può scrivere e usa un registratore

Padre Lombardi racconta la giornata di Benedetto XVI in Valle d’Aosta. “Sta imparando come si vive con un polso fratturato”. Le passeggiate quotidiane tra i boschi. Venerdì prossimo si recherà ad Aosta per la celebrazione dei Vespri.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Benedetto XVI “sta bene, è di buon umore, continua ad imparare come si vive con un polso ingessato, si è attrezzato con un registratore per poter dettare le sue riflessioni non potendo usare con facilità la penna”. Padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, descrive così la vita del Papa a Les Combes, il paesino della Valle d’Aosta, sulle Alpi italiane, dove sta trascorrendo un periodo di riposo.
 
Quello di non poter scrivere, come preferisce, con la penna era già stato definito il cruccio maggiore provocato al Papa dall’incidente che gli è costato la frattura del polso destro, Nel suo resoconto odierno, padre Lombardi aggiunge che Benedetto XVI “ha regolari comunicazioni telefoniche con il fratello, che fra pochi giorni sarà a Castel Gandolfo per trascorrere quattro settimane con lui, come gli anni scorsi. Il papa fa le abituali brevi passeggiate dopo il pranzo e nel tardo pomeriggio”.
 
“Oggi è venuto a visitarlo il Card. Bertone, arrivato alle 10.30 in elicottero da Romano Canavese. Ha un colloquio con il Papa e pranza con lui. Nel pomeriggio rientra a Romano e domattina a Roma. Il cardinale Bertone è stato invitato dal presidente del senato Schifani a tenere presso la sede del senato una conferenza sull’enciclica il prossimo 28 luglio”.
 
È stato intanto definito il programma per i vespri presieduti dal Papa nella cattedrale di Aosta venerdì pomeriggio alle 17.30. Benedetto XVI andrà ad Aosta in macchina coperta; nella piazza dell’arco di Augusto sarà accolto dalle autorità, poi percorrerà in auto scoperta il centro della città passando da porta Pretoria fino alla cattedrale. Ai vespri nella cattedrale parteciperanno circa quattrocento persone: sacerdoti, religiosi e religiose, due rappresentanti laici di ogni parrocchia e rappresentanti degli uffici diocesani delle organizzazioni ecclesiali. I vespri saranno quelli della liturgia del giorno in italiano e in francese. Il Papa terrà l’omelia. Terminata la celebrazione il Papa uscirà sul sagrato della cattedrale per salutare gli altri fedeli presenti. Nel corso del ritorno passando per Introd il Papa saluterà gli ammalati della locale casa di riposo”.
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