19/11/2010, 00.00
VATICANO
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Papa: la libertà religiosa al centro dell’incontro con i cardinali di tutto il mondo

Alla vigilia del concistoro, Benedetto XVI riunisce i porporati per esaminare le questioni attualmente di maggiore urgenza per la Chiesa cattolica. Oltre alla libertà di religione, la liturgia, gli abusi sessuali e l’apertura agli anglicani.
Città del Vaticano (AsiaNews) - La mancanza di libertà religiosa non è dovuta solo a violenza e discriminazione, presenti in molte zone del mondo, dal Medio Oriente alla Cina, ma anche a quella che Benedetto XVI ha oggi definito “la grande sfida del relativismo, che sembra completare il concetto di libertà ma in realtà rischia di distruggerla proponendosi come una vera ‘dittatura’”.
 
Con la libertà religiosa, la liturgia, gli abusi sessuali e l’apertura agli anglicani sono le questioni di maggiore urgenza che la Chiesa cattolica si trova oggi a dover affrontare e sulle quali Benedetto XVI vuole che siano informati i cardinali di tutto il mondo, nel ruolo loro proprio di primi consiglieri del papa.
 
Per questo, alla vigilia del concistoro nel corso del quale creerà 24 nuovi cardiali, il Papa ha riunito oggi nell’Aula del sinodo, in Vaticano circa 150 cardinali. Un incontro, ha spiegato padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, che è espressione di quella collegialità alla quale “il Papa tiene molto”
 
Stamane, intervenendo all’inizio dell’incontro, informa una nota della Sala stampa, Benedetto XVI “ha ricordato che, nel mandato del Signore di annunciare il Vangelo, è implicita l’esigenza della libertà di farlo e tuttavia ciò incontra, nella storia, diverse opposizioni. Il rapporto fra verità e libertà è essenziale, ma oggi si trova di fronte alla grande sfida del relativismo, che sembra completare il concetto di libertà ma in realtà rischia di distruggerla proponendosi come una vera ‘dittatura’. Ci troviamo dunque in un tempo di difficile impegno per affermare la libertà di annunciare la verità del Vangelo e delle grandi acquisizioni della cultura cristiana. Quanto al secondo tema, il Papa ha richiamato l’importanza essenziale della liturgia nella vita della Chiesa, perché è il luogo della presenza di Dio con noi. Quindi, il luogo in cui la Verità vive con noi”.
 
Nella successiva relazione, il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato, ha tracciato una visione panoramica dei tentativi odierni di limitare la libertà dei cristiani nelle varie regioni del mondo
Il cardinale “ha dapprima invitato a riflettere sulla situazione della libertà religiosa nei Paesi occidentali. Benché si tratti di nazioni che spesso devono al cristianesimo i tratti profondi della loro identità e cultura, si assiste oggi ad un processo di secolarizzazione, con tentativi di emarginazione dei valori spirituali dalla vita sociale”.
 
In secondo luogo, il porporato ha esposto quale sia la situazione della libertà religiosa nei Paesi islamici, ricordando le conclusioni a cui è giunta la recente assemblea speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente. Egli ha infine esposto l’attività della Santa Sede e degli episcopati locali in difesa dei cattolici, sia in Occidente come in Oriente. In proposito ha anche ricordato il grande impegno della Santa Sede in campo internazionale, per promuovere di fronte agli Stati ed alle Organizzazioni delle Nazione Unite il rispetto della libertà religiosa dei credenti.
 
Nel corso dell’ampio dibattito sono intervenuti 18 cardinali, che hanno approfondito principalmente la problematica della libertà religiosa e delle difficoltà incontrate dall’attività della Chiesa nelle diverse parti del mondo: si è parlato di situazioni specifiche in Europa, nelle Americhe, in Africa, in Asia, nel Medio Oriente e nei Paesi a maggioranza islamica. Si è parlato anche delle gravi difficoltà che oggi la Chiesa incontra nella difesa di valori fondati nello stesso diritto naturale, come il rispetto della vita e della famiglia.
 
Per gli altri temi all’ordine del giorno, è stato il cardinale Antonio Canizares Llovera, prefetto della congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei sacramenti, a illustrare la questione della liturgia nella Chiesa di oggi. Nel pomeriggio ci sono le relazioni di mons. Angelo Amato, prefetto della congregazione delle Cause dei santi, sulla “Dominus Iesus”, l'istruzione sulla dottrina cattolica della salvezza, del card. William Levada, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, sulla “risposta della Chiesa ai casi di abusi sessuali” e sulla costituzione apostolica “Anglicanorum coetibus” per l’accoglienza nella Chiesa cattolica di gruppi provenienti dalla Comunione anglicana.
 
Tornando, infine, al concistoro di domani, padre Lombardi ha chiarito che Benedetto XVI, nella scelta dei nuovi cardinali “tiene presenti molti diversi criteri, tra cui certamente primeggiano l'importanza dei compiti svolti nel servizio ecclesiale e l'universalità della rappresentanza”. “In tal modo - spiega nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro televisivo vaticano - il Papa costituisce un gruppo di personalità di primo piano, cui è affidato il compito cruciale dell'elezione del successore di Pietro, ma che deve anche collaborare e sostenere il Papa nel suo ministero con piena solidarietà spirituale”.
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