Papa: giovani, non vi fate rubare i vostri sogni, sono le stelle del futuro dell’uomo
Francesco ha incontrato a Roma 60mila giovani partecipanti a “Per mille strade verso Roma”, evento promosso dalla Conferenza episcopale italiana in preparazione del Sinodo dei vescovi sui giovani.
Roma (AsiaNews) – “Giovani, non vi fate rubare i vostri sogni”, perché i sogni dei giovani “sono i più importanti di tutti, sono le stelle più luminose, quelle che indicano un cammino diverso per l’umanità”. E’ il messaggio che papa Francesco è tornato a rivolgere ai giovani partecipanti a “Per mille strade verso Roma”, evento di incontro e preghiera di Francesco con i giovani italiani, promosso dalla Conferenza episcopale italiana in preparazione all’assemblea del Sinodo dei vescovi sui giovani, che si terrà a ottobre 2018.
Sessanta/settantamila giovani hanno festosamente invaso il Circo massimo, a Roma. Il Papa che è lungamente passato tra loro ha risposto alle domande postegli da quattro ragazzi. Questioni sul senso della vita, le scelte, il futuro, l’amore.
“Cari giovani – ha detto loro Francesco - voi avete nel cuore queste stelle brillanti che sono i vostri sogni: sono la vostra responsabilità e il vostro tesoro. Fate che siano anche il vostro futuro! E per questo ci vuole coraggio, davanti alle resistenze, alle difficoltà. Certo, i sogni vanno fatti crescere, vanno purificati, messi alla prova e vanno anche condivisi. Ma vi siete mai chiesti da dove vengono i vostri sogni? Sono nati guardando la televisione? Ascoltando un amico? Sognando ad occhi aperti? Sono sogni grandi oppure sogni piccoli, miseri, che si accontentano del meno possibile? I sogni della comodità, i sogni del benessere, della tranquillità. Sogni che addormentano i giovani. Giovani senza sogni, che vanno in pensione.
La Bibbia ci dice che i sogni grandi sono quelli capaci di essere fecondi, di seminare pace e fraternità, come oggi, ecco, questi sono sogni grandi perché pensano a tutti con il NOI”. “Il contrario di io è noi. I veri sogni sono i sogni del noi”. “I sogni grandi includono, coinvolgono, sono estroversi, condividono, generano nuova vita. E i sogni grandi, per restare tali, hanno bisogno di una sorgente inesauribile di speranza, di un Infinito che soffia dentro e li dilata. I sogni grandi hanno bisogno di Dio per non diventare miraggi o delirio di onnipotenza”.
“La libertà di ciascuno – ha detto ancora - è un dono grande, che non ammette mezze misure. E l’amore viene quando vuole. L’amore non è una professione, l’amore è la vita. Per questo chiedo ai genitori di aiutare a maturare l’amore. Nella vita sempre prima l’amore, ma l’amore vero”. “L’amore non tollera mezze misure. Deve essere sincero, aperto coraggioso. Alla fine, la Bibbia dice che Dio li creò a sua immagine e somiglianza e li creò maschio e femmina. E qual è il compito della moglie, far crescere suo marito come uomo e quello del marito far crescere la moglie come donna”.
E ancora: “i sogni dei giovani fanno un po’ paura agli adulti. Forse perché hanno smesso di sognare e di rischiare, forse perché i vostri sogni mettono in crisi le loro scelte di vita. Sogni che portano a criticare Ma voi non lasciatevi rubare i vostri sogni”. “Cercate maestri buoni capaci di aiutarvi a comprenderli e a renderli concreti nella gradualità e nella serenità. Siate a vostra volta maestri buoni, maestri di speranza e di fiducia verso le nuove generazioni che vi incalzano. Quello che gratuitamente avete ricevuto mettetelo di nuovo in circolo, restituitelo arricchito con la vostra passione e intelligenza. Sistemarsi nel benessere è un tranello. Ragazzi e ragazze, rischiate. La vita non è una lotteria in cui solo i fortunati possono realizzare i loro sogni. La vita è una sfida in cui si vince veramente se si vince insieme, se non si schiaccia l’altro, se non si esclude nessuno”.
La Chiesa, infine. “La Chiesa non è solo il Papa, i vescovi, i sacerdoti, ma tutti i battezzati, e ciascuno è invitato a renderla più ricca d’amore, più capace di comunione, meno attaccata alle cose terrene. Se voi giovani non partecipate alla vita della Chiesa, se non fate vostro il messaggio del Vangelo, la Chiesa diventa più povera, perde vitalità! La bellezza e l’autenticità della Chiesa dipende anche da voi. Gli strumenti per ascoltare e comprendere le parole buone del Vangelo non vi mancano. Certo tocca a voi trovare il tempo, farvi coinvolgere da questa sapienza piena di dolcezza e di luce, ma anche la più sovversiva che esista. Non si crede se non credendo, così come non si ama se non amando.
Qual è il segreto? La preghiera. È il dialogo col Padre che dà respiro a mente e cuore. È nella preghiera che le vostre domande e suppliche troveranno le giuste parole per salire al cielo. Allora, anche di fronte al male, al dolore e alla morte, avrete la forza nello Spirito Santo per accogliere il mistero della vita e non perdere la speranza”.
"Cari amici - ha detto infine - vi siete messi in cammino e siete venuti a questo appuntamento. E ora la mia gioia è sentire che i vostri cuori battono d’amore per Gesù, come quelli di Maria Maddalena, di Pietro, di Giovanni. E poiché siete giovani, io, come Pietro, sono felice di vedervi correre più veloci, come Giovanni, spinti dall’impulso del vostro cuore, sensibile alla voce dello Spirito che anima i vostri sogni. Per questo vi dico: non accontentatevi del passo prudente di chi si accoda in fondo alla fila. Ci vuole il coraggio di rischiare un salto in avanti, un balzo audace e temerario per sognare e realizzare come Gesù il Regno di Dio, e impegnarvi per un’umanità più fraterna".
05/03/2020 13:35