14/11/2018, 10.48
VATICANO
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Papa: chiacchierare è uccidere e chi chiacchiera è un terrorista

Il “Non dire falsa testimonianza” dell’ottavo Comandamento non è solo non mentire, ma “vuol dire vivere da figli di Dio”. Domandiamoci: quale verità attestano le opere di noi cristiani, le nostre parole, le nostre scelte?”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Il “Non dire falsa testimonianza” dell’ottavo Comandamento non è solo non mentire, ma “vuol dire vivere da figli di Dio, lasciando emergere in ogni atto che Dio è Padre e ci si può fidare di Lui”. L’ha spiegato papa Francesco nel discorso per l’udienza generale di oggi nel quale è tornato a condannare “le chiacchiere” che, ha detto, “uccidono”.

Proseguendo nelle catechesi dedicate ai Comandamenti, alle 20mila persone presenti in piazza san Pietro, Francesco ha ricordato che il Catechismo «proibisce di falsare la verità nelle relazioni con gli altri» (n. 2464). “Vivere di comunicazioni non autentiche – ha aggiunto - è grave perché impedisce le relazioni e, quindi, l’amore. E quando parliamo di comunicazione fra le persone intendiamo non solo le parole, ma anche i gesti, gli atteggiamenti, perfino i silenzi e le assenze. Una persona parla con tutto quel che è e che fa. Tutti noi viviamo comunicando e siamo continuamente in bilico tra la verità e la menzogna”.

“Ma cosa significa dire la verità? Significa essere sinceri? Oppure esatti? In realtà, questo non basta, perché si può essere sinceramente in errore, oppure si può essere precisi nel dettaglio ma non cogliere il senso dell’insieme. A volte ci giustifichiamo dicendo: ‘Ma ho detto quello che sentivo!’. Sì, ma hai assolutizzato il tuo punto di vista. Oppure: ‘Ho solamente detto la verità!’. Può darsi, ma hai rivelato dei fatti personali o riservati. Quante chiacchiere distruggono la comunione per inopportunità o mancanza di delicatezza! Anzi: le chiacchiere uccidono e questo lo disse l’apostolo Giacomo nella sua Lettera. Il chiacchierone, la chiacchierona sono gente che uccide: uccide gli altri, perché la lingua uccide come un coltello. State attenti. Un chiacchierone o una chiacchierona è un terrorista, perché con la sua lingua butta la bomba e se ne va, e questa cosa che dice, quella bomba che butta distrugge la fama altrui, e lui se ne va tranquillo. Non dimenticare: chiacchierare è uccidere”.

La verità, allora, è nella risposta data da Gesù a Pilato: “Gesù dice: «Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità» (Gv 18,37). E questa «testimonianza» Gesù la dà con la sua passione e la sua morte”. “La verità trova la sua piena realizzazione nella persona stessa di Gesù (cfr Gv 14,6), nel suo modo di vivere e di morire, frutto della sua relazione con il Padre. Questa esistenza da figli di Dio, Egli, risorto, la dona anche a noi inviando lo Spirito di verità, che attesta al nostro cuore che Dio è nostro Padre (cfr Rm 8,16). In ogni suo atto l’uomo afferma o nega questa verità. Dalle piccole situazioni quotidiane alle scelte più impegnative. Ma è la stessa logica: quella che i genitori e i nonni ci insegnano quando ci dicono di non dire bugie. La stessa logica. Domandiamoci: quale verità attestano le opere di noi cristiani, le nostre parole, le nostre scelte? Ognuno può domandarsi: io sono un testimone della verità, o sono più o meno un bugiardo travestito da vero? Ognuno si domandi. I cristiani non siamo uomini e donne eccezionali. Siamo, però, figli del Padre celeste, il quale è buono e non li delude, e mette nel loro cuore l’amore per i fratelli. Questa verità non si dice tanto con i discorsi, è un modo di esistere e si vede in ogni singolo atto. Quest’uomo è un uomo vero, quella donna è una donna vera: si vede. Ma perché, se non apre la bocca? No, ma si comporta come vero, come vera. Dice la verità, agisce con la verità. Un bel modo per vivere, noi”.

“La verità è la rivelazione meravigliosa di Dio, del suo volto di Padre, è il suo amore sconfinato. Questa verità corrisponde alla ragione umana ma la supera infinitamente, perché è un dono sceso sulla terra e incarnato in Cristo crocifisso e risorto; essa è resa visibile da chi gli appartiene e mostra le sue stesse attitudini”. “È dalla nostra fiducia in Dio che è Padre e mi ama, ci ama, nasce la mia verità e l’essere veritiero e non bugiardo”.

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